mercoledì 7 dicembre 2011

Manageriale...che passione!

Quanti di voi, cari appassionati di calcio non hanno mai pensato di immedesimarsi nell'allenatore o nel presidente della propria squadra preferita; chi non ha mai pensato “se fossi io l'allenatore avrei sostituito quel giocatore o se fossi il Presidente l'avrei già venduto”. Oggi parleremo dei vecchi e cari giochi di calcio manageriali che ci hanno appassionato sin da bambini.

Il gioco di calcio manageriale ci permette di prendere le redini della nostra squadra del cuore e seguirla passo passo, dagli allenamenti al mercato fino alla costruzione dello stadio.
Uno dei grandi fautori dell'era manageriale calcistica sicuramente è stato PC Calcio 7 che in molti ricorderanno. PC Calcio 7 uscì nel lontano 1998 e si poteva acquistare in tutte le edicole. Fu veramente il primo manageriale che stupì tutti infatti tutt'ora lo si ritiene il manageriale per eccellenza.
All'interno dei videogiochi gestionali potevi impersonare vari ruoli nel mondo del calcio, a partire dall'allenatore, passando per il Presidente del club o persino tutti e due. L'obiettivo era quello di far vincere al proprio team i migliori trofei nazionali ed internazionali ma allo stesso tempo crearti anche grazie al mercato la propria squadra dei sogni. C'era chi cominciava il campionato scegliendo la squadra della propria città la quale era in una serie minore, chi prendeva squadre blasonate e tentava la scalata alla Coppa dei Campioni e chi sceglieva giocatori sconosciuti e li faceva crescere nelle proprie file senza badare al campionato.
Una volta scelta la propria squadra preferita si potevano modificare alcune opzioni come l'aiuto da parte dell'allenatore in seconda se si impersonava il ruolo dell'allenatore; questo ti aiutava nelle scelte importanti soprattutto negli allenamenti personalizzati per i tuoi giocatori. Potevamo scegliere se avvalerci di uno staff dirigenziale nel caso facessimo il Presidente in modo da aiutarci nella gestione dei contratti e delle sponsorizzazioni. Per i più “fanatici”, invece, le varie opzioni di aiuto era disattivate e ci si immergeva nella totale simulazione manageriale, arrivando anche alla costruzione dello stadio con la gestione degli abbonamenti.
Una volta completato e scelto le varie opzioni di gioco iniziali, si cominciava la vera e propria esperienza; si avviavano le prime partite amichevoli puntando subito l'occhio verso gli obiettivi prefissati e ad un attento mercato sia in fase d'uscita che in fase d'entrata. L'allenatore doveva scegliere il modulo con cui giocare, scegliere i giocatori su cui puntare senza tralasciare un comparto importante quale la crescita del proprio settore giovanile. Avevamo a disposizione medici, psicologici, e giardinieri che durante l'anno ci affiancavano e ci consigliavano in che modo dovevamo comportarci con i nostri giocatori, che tipo di infortuni si erano procurati e in che modo dovevano essere guariti facendoli riposare o meno uno. Il Presidente invece doveva tenere i conti della società, trattare i rinnovi dei contratti e gestire gli sponsor fino ad arrivare all'ampliamento del proprio stadio.
Le partite potevano essere giocate manualmente, (alcuni casi) vedere subito il risultato o aspettare che la partita si concludesse visionando una sorta di telecronaca scritta minuto per minuto con i vari giocatori che si muovevano come pedine sul campo da gioco.
Durante l'anno ogni giocatore poteva crescere ed aumentare il livello di bravura, soprattutto nel settore giovanile se all'interno vi erano delle giovani promesse potevamo notare un incremento notevole del loro valore (ogni giocatore aveva una valutazione numerica in base al suo livello di abilità). Vi ricorderete sicuramente i vari giocatori delle “giovani spagnole” su PC Calcio 2001 dove il loro livello arrivava oltre il 90 e per chi aveva talento poteva riuscire a formare una squadra giovane e di talento, senza spendere molto. Ricorderete sicuramente i vari Drazer, Ferguson, Vos, su PC Calcio 7, giocatori che, o per volontà o per errore dei programmatori da totali sconosciuti diventavano fortissimi.
L'andamento delle partite era influenzato anche dalla mentalità che davi alla tua squadra e dalle dichiarazioni pre e post partita con i giornalisti; una dichiarazione positiva in sala stampa ad un tuo attaccante poteva farti vincere anche molte partite in quanto dandogli importanza, lo stesso tendeva a segnare di più. Un abuso di dichiarazioni portava i giocatori a rilassarsi e non dare il 100%.
L'allenatore in seconda veniva designato “di solito” per i lavori sporchi come gli allenamenti personalizzati da far fare ai propri giocatori; punizioni, rimesse laterali, calci piazzati erano all'ordine del giorno. L'allenatore in seconda però ti aiutava anche a scegliere la miglior formazione da mettere in campo tenendo conto di come i tuoi giocatori si erano allenati durante la settimana. L'allenatore infine, aveva un indice di gradimento da parte della società in base agli obiettivi raggiunti e quindi si poteva essere sollevati dal proprio incarico se la squadra non otteneva buoni risultati.
Parlando di società non ci resta che parlare del ruolo del dirigente che si poteva impersonava, molte volte si sceglievano le squadre più blasonate perchè si aveva un grosso budget a disposizione per il mercato o comunque una maggiore esposizione a trattare con i vai giocatori durante il mercato. (Se impersonavi il presidente del Real Madrid avevi più opportunità di far accasare giocatori come Shevchenko o Ronaldo invece che in squadre come la Pro Vercelli).
Il ruolo di dirigente era molto importante in quanto doveva gestire tutta la parte economica della propria squadra cercando di far quadrare i conti, pagare gli stipendi ai proprio giocatori, ma anche ampliare lo stadio grazie agli introiti delle coppe vinte. Molto bello era la creazione di uno stadio da 90000 posti o più con i relativi parcheggi, bar e ristoranti. Si doveva persino scegliere che cibi offrire all'interno dei ristoranti. Il dirigente grazie anche alle dichiarazioni stampa si congratulava con la propria squadra e i propri tifosi per le vittorie e i trofei conseguiti. Molta attenzione doveva fare per i conti perchè un maggior esborso di denaro portava ad un ammanco societario e quindi ad un sicuro licenziamento.
In conclusione i giochi di calcio manageriali negli anni si sono sviluppati moltissimo partendo da PC Calcio fino ad arrivare ai vari Football Manager implementando sempre anno dopo anno decine di funzioni ed opzioni. Per gli appassionati i giochi di calcio manageriali sono stati un percorso importante della propria infanzia e per i futuri campioncini sicuramente saranno dei titoli molto più tecnici e reali. Ricordiamo che alcuni allenatori di calcio hanno ammesso di aver fatto uso di giochi manageriali perchè molto simili alla realtà e quindi divertenti ed impegnativi allo stesso tempo, un caso è quello dell'attuale mister del Chelsea Villas-Boas. Un consiglio che noi di Prossimi Campioni diamo però è di giocare a PC Calcio 7 o PC Calcio 2001 due vere pietre miliari del calcio manageriale su PC che sicuramente hanno fatto la storia.

3 commenti:

  1. Il Migliore è sempre stato PC Calcio 7... tutti gli altri giochi non sono mai stati dello stesso livello. Nemmeno PC Calcio 2001. Mentre Scudetto è sempre stato, secondo me almeno, il peggiore di tutti i giochi manageriali di calcio sul PC.

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  2. io,avendo 16 anni,sono abbastanza piccolo.. quindi ho giocato esclusivamente a Football Manager ed è un gioco completo,difficile nella quale bisogna trovare il proprio assetto tecnico tattico da impostare alla squadra di appartenenza..
    e poi,come già anticipato da voi,i parametri dei giocatori sono quasi sempre equi e proporzionali alle loro capacità,in quanto spesso si scovano talenti che ti cambiano una squadra e,neanche a farlo apposta,anche nella realtà questo giocatore è un potenziale campione.

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  3. PC Calcio 7 ha fatto la storia ma anche PC Calcio 2001 ha molto da raccontare

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