mercoledì 8 dicembre 2010

L'evoluzione dei palloni

Proprio ieri stavo discutendo con il mio socio l'argomento per la rubrica odierna e mi ha fatto notare una cosa: abbiamo fatto rubriche sulle magliette, sugli scarpini e sugli stadi, ma niente che riguardasse l'elemento più importante, il pallone!

Perchè alla fine anche per giocare a calcio tra amici nel parco del quartiere non servono scarpini all'ultima moda, le porte si possono fare con due alberi o due scarpe ben piazzate, e men che meno serve il pubblico, ma proprio il pallone è l'unico elemento irrinunciabile. Ed ecco quindi che la rubrica odierna trattera l'evoluzione del pallone, prendendo ad esempio la competizione calcistica più importante, dove si hanno a disposizione gli ultimi ritrovati della tecnologia (purtroppo non ancora i supporti agli arbitri) nel vestiario e nei mezzi: Il Campionato del Mondo.

Innanzitutto come deve essere il pallone per il regolamento ufficiale: pensate che la prima regola di questo tipo risale al 1863, fatta dalla Football Association (la federazione inglese) progenitrice del calcio moderno, e revisionata nel 1872 rimanendo pressochè invariata fino ai nostri giorni.
La regola 2 del calcio (proprio quella riguardante dimensioni e caratteristiche del pallone) sancisce che: il pallone debba essere una sfera riempita d'aria, con una circonferenza compresa tra 68 e 70 centimetri ed un peso compreso tra 410 e 450 grammi, gonfiata ad una pressione relativa rispetto all'atmosfera compresa tra 0,6 e 1,1 atmosfere al livello del mare, e ricoperta da cuoio o "altro materiale idoneo".

Agli albori del calcio le sfere erano ricavate da vesciche di maiale e avevano forme alquanto irregolari, dagli inizi del '900 si usa una camera d'aria interna in gomma ricoperta da 12 striscie di cuoio, era molto simile ad un pallone da pallavolo non fosse per la consistenza maggiore rispetto ad esso. Il pallone qui a destra ne è un esempio, è una sfera realizzata per le olimpiadi del 1936 tenutesi a Berlino, vinte dall'Italia per onor della cronaca. Era utilizzato cuoio non impermeabile per mantenerne inalterata la forma, inutile dire che in caso di terreno bagnato il peso del pallone aumentasse sensibilmente.

I palloni moderni, nati negli anni '50 e realizzato dalla danese Select, sostituiscono le sfere di cuoio con forme geometriche, sono composti infatti da 12
pentagoni e 20 esagoni di cuoio o plastica impermeabili. Vista la nuova soluzione adottata il pallone mantiene autonomamente la forma permettendo di usare materiali impermeabili per mantenerne inalterato anche il peso. Un esempio di questi palloni sono gli Adidas usati per gli anni a seguire.

Parlando per l'appunto di Adidas bisogna dire che è il fornitore ufficiale di palloni per le partite organizzate dalla FIFA e dall'UEFA dagli anni '70, inoltre fornisce i palloni per l'UEFA Champions League e le Olimpiadi.
L'altra azienda di punta, la Nike, fornisce i palloni della Serie A, Serie B, Coppa Italia, e Supercoppa italiana dalla stagione 07/08, oltre che fornire la Liga e la Premier League inglese, e altri campionati minori.

Per quanto riguarda i mondiali l'adidas è scesa in campo proprio dall'edizione Messico 1970, ma andiamo adesso a vedere i palloni edizione per edizione:


- Uruguay 1930

Ecco il primo esempio di pallone "spaccamani", già dalla foto si può notare la pesantezza e la durezza.



- Italia 1934

Il pallone si chiamava "Federale 102", fatto in stoffa marrone variava di poco dal suo predecessore, duro come il marmo e dalla forma irregolare.


- Francia 1938

Il pallone "Allen" è stato la prima evoluzione, si gonfiava infatti a causa della pressione interna dell'aria.



- Brasile 1950

Ecco il pallone usato per l'edizione "brasileira", il "Duplo T" prende il nome dalla forma delle striscie di cui cucite tra loro, per l'appunto a forma di "T".


- Svizzera 1954

Pallone formato da 18 strisce di nylon, durante l'allenamento si usava un pallone diverso ma solo dal punto di vista estetico.



- Svezia 1958

Pallone composto da 24 strisce gialle e marroni stupì il pubblico dell'epoca per la sua "innovatività".



- Cile 1962

Pallone "Crack", monocolore cucito a mano a Santiago del Cile. Composto da pannelli semi quadrati era molto più morbido dei palloni precedenti.


- Inghilterra 1966

Il "Challenge" è il pallone utilizzato dai genitori del calcio moderno per i loro mondiale, prodotto in 300 unità, per l'epoca era un numero di proporzioni bibliche.


- Messico 1970

Eccoci arrivati all'epoca moderna. Potete notare anche voi le enormi differenze con il passato. Il "Telstar", capostipite della generazione Adidas, è il primo a riprendere il disegno a pentagoni neri, aiutava molto le riprese televisive all'epoca in bianco e nero.

- Germania Ovest 1974

Per il mondiale tedesco si usa un'evoluzione del Telstar, il "Telstar Durlast", realizzato totalmente in cuoio impermeabile.



- Argentina 1978

Ed eccoci arrivati al più famoso pallone di sempre, il "Tango", il più venduto della storia, dal design immutato fino al 1998 era composto da 20 pannelli bianco-neri che creavano dodici cerchi uguali.


- Spagna 1982

Il successo del "Tango" ha convinto l'Adidas a ripresentarlo anche nella successiva edizione dei mondiali, con delle differenze realizzative: presentava diverse cuciture che lo rendevano maggiormente impermeabile in caso di terreno bagnato.

- Messico 1986

L'Adidas "Tango Atzeca" è il primo pallone realizzato totalmente in materiale sintetico, aumentando la durabilità e l'impermeabilità del pallone.


- Italia 1990

"L'Etrusco" usato in Italia '90 è piaciuto talmente tanto da essere stato utilizzato anche per l'Europeo e l'Olimpiade del 1992.


- USA 1994

Il "Quastra", ossia "la ricerca delle stelle", era molto più leggero dei precedenti, pesava infatti solo 403 grammi, questo lo rendeva più controllabile.


- Francia 1998

Le caratteristiche del "Tricolore" erano: rimbalzo e velocità, ottenute grazie a una maggior compressione. E' stato il primo pallone multicolore, il design rimanda ai predecessori ma tecnicamente è il migliore realizzato fino a quel momento.

-Corea e Giappone 2002

Il primo pallone a cambiare design dal 1970, il "Fevernova" usato per la prima edizione asiatica, è stato testato da ben 736 giocatori prima del suo debutto ufficiale.


- Germania 2006

Il pallone "Teamgeist" è unico nel suo genere, composto da 14 pannelli curvi termosaldati, era personalizzato per ogni partita con nome delle Nazionali, stadio e data. Inoltre esiste una versione speciale usata solo per la finale: il "Teamgeist Berlin" si differenziava per la colorazione oro degli inserti anzichè blu.


- Sudafrica 2010

Lo "Jabulani", che significa "festeggiare", è fabbricato con uno strato di supercarbonato che gli conferisce una precisione unica. I suoi 11 colori simbolizzano gli 11 calciatori in campo, le 11 lingue ufficiali del Sudafrica e le 11 comunità sudafricane anfitrione.
Come nel 2006 è stata usata una speciale versione per la finale: lo "Jo'bulani", nome che deriva dall'incrocio tra Jabulani e Jo'burg, forma abbreviata con cui è nota Johannesburg, da sempre definita "città dell'oro", si distingue anche in questa occasione per la colorazione dorata.



Fonti: Wikipedia, africa-2010.com/palloni

1 commento:


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