Il trio composto dal direttore del settore giovanile Roberto Samaden, dal responsabile dell’area ricerca e selezione settori giovanili Pierluigi Casiraghi e dal responsabile organizzativo del settore giovanile Alberto Celario ha saputo costruire la squadra vincitrice del torneo di Viareggio del 2011 e della NextGeneretion Series del 2012. Infatti in questi ultimi anni abbiamo potuto osservare diversi giocatori molto interessanti sbocciare nelle giovanili interiste come ad esempio Lorenzo Crisetig, Luca Caldirola, Daniel Bessa, Samuele Longo e Mattia Destro. La società, come gran parte dei club italiani oramai, sta puntando sulla qualità più che sulla quantità: si cerca infatti di “accudire” i piccoli calciatori e seguirli nella maniera più totale per quanto concerne il loro sviluppo, sia fuori che dentro il campo. Il settore giovanile dell'Inter è composto di 11 squadre maschili che competono sia in Italia che all’estero. Gli allenamenti si svolgono ad Appiano Gentile, presso il Centro Sportivo Giacinto Facchetti; lavorare ad un passo dai campioni neroazzurri è sicuramente stimolante e aiuta a far crescere l’amore per questa maglia. Ci sono tre campi in erba sintetica e tre campi in erba; inoltre sono presenti camere doppie e singole pronte per ospitare coloro che non provengono dalla regione Lombardia. Nel 1996 ha creato la propria rete di affiliazioni che al momento attuale comprende 60 società, 32 nella sola regione Lombardia, e le restanti sparse in tutto il territorio nazionale. Il compito principale è quello di far crescere i giovani calciatori nel proprio ambiente familiare, senza allontanarli da casa troppo precocemente. Attraverso una serie di iniziative le squadre affiliate ricevono corsi di aggiornamento per i tecnici e i metodi d’allenamento utilizzati dall’Inter, e di rimando la società neroazzurra riceve dati sui giocatori che militano in tali squadre. In questo modo il club di Milano si propone come strumento formativo per tutti i calciatori sia che diventino professionisti che non, arricchendo la loro esperienza sportiva sotto molteplici aspetti.
Gli osservatori sono 30, con a capo Valentino Angeloni, l’uomo che negli ultimi quattro anni ha guidato lo scouting dell’Udinese e i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti tanto che il modello friulano è diventato di riferimento ed emulazione per altre piazze. Il nuovo capo degli osservatori durante la sua carriera di giocatore ebbe un grosso infortunio che gli fece perdere il posto nella Lazio. A credere in lui fu Lele Oriali che lo ingaggiò alla Solbiatese durante il suo primo lavoro dirigenziale. L’arrivo di Angeloni forse potrebbe anticipare il ritorno di Oriali invocato da tutti i tifosi come possibile soluzione ad alcuni problemi societari dell’Inter. Un argomento che va sicuramente toccato è quello delle iniziative a sfondo benefico che l’Inter ha svolto e svolge in tutto il mondo,. Non sono molte le società che attuano interventi benefici e sicuramente Massimo Moratti, oltre che per i trofei conquistati dalla sua squadra, va lodato anche per questo. L’Inter Campus (di cui vi avevamo parlato in una rubrica assieme alla Fondazione Milan) dal 1997 realizza interventi sociali e cooperazione flessibili a lungo termine, attraverso 24 programmi nel mondo con il supporto di 200 operatori locali, utilizzando l'attività di calcio come strumento educativo per restituire a 10.000 bambini bisognosi tra gli 8 e i 14 anni il diritto al gioco. Questo programma si attua nelle aree di maggior bisogno come ad esempio le favelas di Rio de Janeiro e non solo: Angola, Argentina, Bolivia, BosniaErzegovina,Brasile, Bulgaria, Camerun, Cina, Colombia, Cuba, Iran, Israele, Kosovo Libano, Malta, Marocco, Messico, Palestina, Paraguay, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia e Uganda sono i paesi che hanno ospitato l’Inter Campus. Anche solo la lunghezza di quest’elenco da idea dell’importanza che questa iniziativa ha e continuerà ad avere.
Nell’Inter i giocatori nati e cresciuti con i colori neroazzurri sono molti, tra quelli del passato i più importanti sono sicuramente Giuseppe Meazza, ricordato da molti come il miglior attaccante italiano di sempre, e Giuseppe Bergomi, autentica bandiera neroazzurra. Il settore giovanile interista in Italia è tra i più vittoriosi, vantando addirittura 18 Campionati (6 Primavera, 3 Berretti, 4 Allievi e 5 Giovanissimi), 5 Coppe Italia Primavera e 6 Tornei di Viareggio. Dopo aver vinto la Champions Under-18 Challenge nel 2010, la squadra Primavera ha disputato e vinto la prima edizione del torneo NextGen Series nella stagione 2011-2012. L’Inter è stata la prima e unica squadra italiana ad aver giocato tale competizione europea ma dal prossimo anno (stagione 2012/2013) ad ora è ufficiale anche la partecipazione della Juventus.
(Squadra Berretti che giocherà il ritorno della finale del campionato contro l'Atalanta il 20 maggio 2012, all'andata 3-0 per la squadra allenata da Sergio Zanetti, mister e fratello del capitano nerazzurro).
Negli anni recenti da questo prestigioso club sono cresciuti:
Mario Balotelli: forse è più famoso per gli episodi che lo coinvolgono fuori dal campo, ma è certamente un predestinato. Uno che quando è in giornata risolve la partita da solo grazie al grande fisico e alla sua eccezionale tecnica.
Davide Santon: terzino sia destro che sinistro dotato di grande spinta. Attualmente gioca per il Newcastle, davvero un peccato poiché è sicuramente un ottimo giocatore.
Jonathan Biabiany: lui è un vero velocista ed è il giocatore più veloce della serie A; pare raggiunga i 30 km/h palla al piede. Dalla Sampdoria è in prestito con diritto di riscatto al Parma e dopo una ottima stagione verrà probabilmente riscattato. Ma non dimentichiamo anche Goran Pandev e Leonardo Bonucci.
Da Santon e Balotelli l'Inter sta lavorando davvero benissimo per il settore giovanile.
RispondiEliminaCon Juve e Roma è il migliore settore giovanile d'Italia. Speriamo che anche il Milan si allinei a queste 3 realtà
RispondiEliminaAnche la Fiorentina non ha un brutto settore giovanile, anzi
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