Aveva esordito in serie A nella partita Udinese - Inter del 2004... In occasione della partita Udinese - Inter di oggi (14 aprile 2012) se n'è andato per sempre...
ProssimiCampioni partecipa al grande dolore per la scomparsa di Piermario Morosini, abbracciando i suoi cari ed essendo vicino all'Udinese Calcio e all'A.S. Livorno Calcio.
Quando una persona ci lascia siamo portati a voler indagare molto di più sulla vita di questa persona. Non conoscevo la storia di Piermario Morosini (conoscevo discretamente il calciatore per averlo visto in qualche partita tra A e B e qualche presenza in Under 21). Leggo che il ragazzo era rimasto orfano non ancora maggiorenne sia di padre che di madre, che aveva perso un fratello nel 2002, solo ad occuparsi di una sorella disabile e non autosufficiente. E' incredibile come il destino si accanisca con quelle persone che nonostante tutto riescono ad andare avanti e a realizzarsi. Un'ingiustizia che si consuma rapidamente, parte dalla testa e arriva al cuore di un ragazzo di 25 anni. Il mondo del calcio si ferma (non fermarsi sarebbe stato l'ennesimo schiaffo alla moralità del nostro mondo pallonaro) e parte subito il tam tam sulle eventuali responsabilità. Si cerca subito un colpevole anche dove il colpevole probabilmente potrebbe non esserci. Personalmente ho trovato ridicole le polemiche relative all'auto della municipale che ostruiva il passaggio dei soccorsi (in realtà comunque una maggiore tempestività sarebbe stata tragicamente ininfluente)... Non per il fatto in sé (che rimane assolutamente gravissimo ed agghiacciante) ma più che altro per l'immediata volontà di accanarsi verso qualcuno o qualcosa da parte dell'organo dei media... E' un dato di fatto che i nostri stadi sono vecchi e inadeguati, come le loro vie d'accesso, le strutture per i disabili (quasi inesistenti) ecc... Non lo scopriamo oggi e comunque anche dopo oggi in tempi brevi nessuno farà nulla. Piermario ci farà sentire tutti più piccoli per uno o due giorni e poi si ritornerà alle solite: l'arroganza dei ricchi che massacreranno arbitri e guardalinee per un goal non assegnato e per un rigore non dato, il cattivo esempio di idoli delle folle che picchiano l'avversario e inneggiano alla violenza e soprattutto lo squallido teatrino messo in piedi da un gruppo di privilegiati senza vergogna, a cui non basta un conto in banca faraonico e l'amore della gente, ma decidono di svendere lo sport più bello del mondo per qualche spicciolo in più, tra una partita truccata e una squallida serie di menzogne. A bordo delle loro auto di lusso investono la credibilità del calcio italiano e la passione di un'intera nazione, senza voltarsi indietro, ma avendo anche il coraggio di chiedere un'altra chance (come se l'Italia che lavora onestamente e non arriva a fine mese ce l'avesse). Non mi dilungo... Ho scritto a voi cari lettori di ProssimiCampioni con la sola volontà di condividere un pensiero personale. La morte ha la capacità di sensibilizzare e relativizzare le questioni personali, i limiti soggettivi. Ci si può fermare un attimo e rivalutare il proprio percorso. Da domani si riparte... Il calcio italiano ripartirà... Ma come? Quello che è sicuro è che ProssimiCampioni ripartirà come sempre dall'essenza del proprio progetto: la passione per questo sport e per i giovani, la parte più pura e incontaminata del sistema. Ripartiamo ma non dimentichiamo. Ciao Piermario...
Si conoscono bene le persone solo dopo che ad esse accadono brutti episodi.. Peccato averti rivalutato solo dopo la tua morte perchè inevitabilmente le tue vicende personali hanno influito sulla tua carriera (anche se hai avuto più fortune di tanti altri ragazzi) anche se chiunque ha speso parole su di te ti vedeva sempre sorridente e solare e questo ti fa onore! ADDIO PIERMARIO :)
Complimenti per questa lettera aperta scritta a chi ama ogni forma di sport. Condivido pienamente le tue idee (e scusa se ti do del tu) in un mondo, soprattutto quello sportivo, dove i falsi moralisti e gli ipocriti regnano sovrani: purtroppo loro sono i protagonisti ed i padroni di uno "spettacolo" che piace sempre meno, capaci di divorare tutto e tutti in cerca di "bisness". Grande Piermario nella sua breve vita piena di dolori, aveva sempre parole di conforto per tutti quelli che gli stavano attorno. Addio "Moro" e grazie di tutto, sarebbe stato bello poterti conoscere.
Quando una persona ci lascia siamo portati a voler indagare molto di più sulla vita di questa persona. Non conoscevo la storia di Piermario Morosini (conoscevo discretamente il calciatore per averlo visto in qualche partita tra A e B e qualche presenza in Under 21). Leggo che il ragazzo era rimasto orfano non ancora maggiorenne sia di padre che di madre, che aveva perso un fratello nel 2002, solo ad occuparsi di una sorella disabile e non autosufficiente. E' incredibile come il destino si accanisca con quelle persone che nonostante tutto riescono ad andare avanti e a realizzarsi. Un'ingiustizia che si consuma rapidamente, parte dalla testa e arriva al cuore di un ragazzo di 25 anni. Il mondo del calcio si ferma (non fermarsi sarebbe stato l'ennesimo schiaffo alla moralità del nostro mondo pallonaro) e parte subito il tam tam sulle eventuali responsabilità. Si cerca subito un colpevole anche dove il colpevole probabilmente potrebbe non esserci. Personalmente ho trovato ridicole le polemiche relative all'auto della municipale che ostruiva il passaggio dei soccorsi (in realtà comunque una maggiore tempestività sarebbe stata tragicamente ininfluente)... Non per il fatto in sé (che rimane assolutamente gravissimo ed agghiacciante) ma più che altro per l'immediata volontà di accanarsi verso qualcuno o qualcosa da parte dell'organo dei media... E' un dato di fatto che i nostri stadi sono vecchi e inadeguati, come le loro vie d'accesso, le strutture per i disabili (quasi inesistenti) ecc... Non lo scopriamo oggi e comunque anche dopo oggi in tempi brevi nessuno farà nulla. Piermario ci farà sentire tutti più piccoli per uno o due giorni e poi si ritornerà alle solite: l'arroganza dei ricchi che massacreranno arbitri e guardalinee per un goal non assegnato e per un rigore non dato, il cattivo esempio di idoli delle folle che picchiano l'avversario e inneggiano alla violenza e soprattutto lo squallido teatrino messo in piedi da un gruppo di privilegiati senza vergogna, a cui non basta un conto in banca faraonico e l'amore della gente, ma decidono di svendere lo sport più bello del mondo per qualche spicciolo in più, tra una partita truccata e una squallida serie di menzogne. A bordo delle loro auto di lusso investono la credibilità del calcio italiano e la passione di un'intera nazione, senza voltarsi indietro, ma avendo anche il coraggio di chiedere un'altra chance (come se l'Italia che lavora onestamente e non arriva a fine mese ce l'avesse). Non mi dilungo... Ho scritto a voi cari lettori di ProssimiCampioni con la sola volontà di condividere un pensiero personale. La morte ha la capacità di sensibilizzare e relativizzare le questioni personali, i limiti soggettivi. Ci si può fermare un attimo e rivalutare il proprio percorso. Da domani si riparte... Il calcio italiano ripartirà... Ma come? Quello che è sicuro è che ProssimiCampioni ripartirà come sempre dall'essenza del proprio progetto: la passione per questo sport e per i giovani, la parte più pura e incontaminata del sistema. Ripartiamo ma non dimentichiamo. Ciao Piermario...
RispondiEliminaStupenda questa tua arringa nei confronti del falso moralismo!
RispondiEliminaTi ringrazio Rosario. Era un pensiero spontaneo e credo che in molti siano stufi di come venga gestito il sistema calcio.
RispondiEliminaSi conoscono bene le persone solo dopo che ad esse accadono brutti episodi..
RispondiEliminaPeccato averti rivalutato solo dopo la tua morte perchè inevitabilmente le tue vicende personali hanno influito sulla tua carriera (anche se hai avuto più fortune di tanti altri ragazzi) anche se chiunque ha speso parole su di te ti vedeva sempre sorridente e solare e questo ti fa onore!
ADDIO PIERMARIO :)
Complimenti per questa lettera aperta scritta a chi ama ogni forma di sport. Condivido pienamente le tue idee (e scusa se ti do del tu) in un mondo, soprattutto quello sportivo, dove i falsi moralisti e gli ipocriti regnano sovrani: purtroppo loro sono i protagonisti ed i padroni di uno "spettacolo" che piace sempre meno, capaci di divorare tutto e tutti in cerca di "bisness". Grande Piermario nella sua breve vita piena di dolori, aveva sempre parole di conforto per tutti quelli che gli stavano attorno. Addio "Moro" e grazie di tutto, sarebbe stato bello poterti conoscere.
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