Un settore giovanile di grande rilievo
in Italia è quello del Padova, società calcistica di tutto rispetto
militante ora in serie B.
Fondata il 29 gennaio 1910, fino ad
oggi la società ha vinto due campionati di serie C2, uno di C1, uno
di B e una coppa Italia semi-professionisti.
Il settore giovanile invece finora ha
conquistato un campionato Primavera, 2 campionati nazionali Dante
Beretti, un campionato De Martino, un campionato juniores nazionali e
un campionato giovanissimi.
La Scuola Calcio Padova, infatti, si
propone come punto di riferimento per quanto riguarda i settori
giovanili del nord est. Per fare ciò la società ha puntato e punta
moltissimo sulla disciplina, in campo e fuori grazie al maggior
coinvolgimento che si cerca di dare anche ai genitori. Per quanto
riguarda invece l’aspetto tecnico, avevamo già avuto modo di
informarvi dell’arrivo di Dino Baggio come insegnante di tecnica
presso la società: un chiarissimo segnale che dimostra quanto
tengano a questo aspetto, infatti l’arrivo di un ex giocatore
dotato di tale esperienza non può che portare ottimi risultati.
Nell’intervista effettuata dallo staff di ProssimiCampioni l'ex
Nazionale aveva svelato che attualmente il Padova sta lavorando
sempre più nella tecnica, e che lui stesso aveva predisposto
l’acquisto delle cosiddette “forche”, strumento grazie al quale
calciando più e più volte il pallone si acquisisce un gran
controllo.In particolare il Padova lavora su questi aspetti: il
controllo, la guida, le finte, il dribbling, il passaggio, il tiro e
il gioco di testa. La cura giornaliera è sicuramente fondamentale,
dice il club, e va sicuramente intensificata nei ragazzi dagli otto
ai dodici anni, età in cui si apprende il maggior numero di
elementi.
Oltre agli allenatori, preparatori
atletici e staff medico collaborano con la società anche un gruppo
di psicopedagogisti che si occupano di ciascun ragazzo supportati dai
tecnici e dai genitori. Vengono seguiti in maniera particolare coloro
che sono più distanti da casa ( cioè chi viene da un’altra
regione o addirittura da un altro paese) e viene loro fornito anche
l’alloggio. Vengono oltretutto assunti tutor scolastici per
monitorare le varie situazioni e aiutare i calciatori ove ce ne sia
bisogno.
Lo scopo che si è prefissata la
società è quello di formare e inserire il maggior numero di
calciatori nei più alti livelli professionistici, essendo conscia
però dell’estrema difficoltà di questo il Padova si attua per
formare non solo il calciatore, ma anche l’uomo. Si tratta di
stimolare e valorizzare l’attenzione, l’applicazione, il lavoro
di squadra e la consapevolezza di se stessi.
I giocatori si allenano al centro
sportivo "Geremia" del Petrarca Rugby di via Gozzano, allo
stadio "Appiani" ed al centro sportivo "Euganeo"
di Bresseo di Teolo. Il centro Geremia è un complesso di impianti e
strutture sportive di dimensioni, organizzazione e allestimento tali
da raggiungere un livello di assoluta eccellenza in Italia. Si
sviluppa su una superficie di circa 10 ettari di verde attrezzato ed
è composto per quanto riguarda il solo calcio da due campi in erba
naturale, una pista di velocità, tre palestre interne attrezzate
anche per la muscolazione, un campo sportivo polivalente, un
ambulatorio medico ed una sala per la fisioterapia.
La società veneta è molto attiva in
diversi progetti che vanno dalla formazione dei più piccoli fino
alla promozione di attività sociali e culturali. Come ad esempio il
“Progetto scuola” nel quale viene insegnato a giovani alunni
della città e della provincia padovana il calcio nella sua forma più
naturlae, cioè quella di puro divertimento. L'esperienza dei bambini
viene messa in diretto contatto con l'apprendimento dei fondamentali
del gioco e della funzione come mezzo di socializzazione. Questo
avviene grazie alla partecipazione di giocatori, tecnici, membri
dello staff e psicologi.
Un'altra attività, comune a molti
club, è l'organizzazione di camp estivi in diverse modalità, come
ad esempio il “City Camp”, organizzatoi presso il Centro Sportivo
“Geremia” del Petrarca Rugby. Qui i ragazzi hanno la possibilità
di svolgere attività di apprendimento e ricreative all'insegna di
una vacanza in città. Esiste anche il più classico “Football
Camp” dove si realizzano vacanze, in centri balneari dai grandi
servizi, sempre concentrandosi sull'aspetto dell'insegnamento come
gioco.
Vengono anche organizzati direttamente
dalla società diversi tornei a livello giovanile. Il più conosciuto
è il “Torneo Fattori, che si svolge nel periodo pasquale a cadenza
annuale, dedicato ai pulcini di società gemellate presso il centro
sportivo di Bresseo.
Le società gemellate sono infatti un
importante risorsa sia per il Padova Calcio che per tutto il
movimento calcistico della zona. I biancoscudati infatti grazie
all'affiliazione hanno sempre report sui giovani più interessanti
della zona, ed i migliori vengono aggregati al loro settore
giovanile. Alle società gemellate invece possono contare
sull'appoggio tramite strutture, professionalità ed esperienze con i
collaboratori del Padova.
I progetti formativi dei veneti però
non si limitano ai soli giovani ma si estendono anche ai tecnici,
ovvero ai responsabili della crescità e della maturazione, sportiva
e personale, dei ragazzi. Ciò avviene soprattutto tramite due
canali: il “Clinic” e il “Football Coach Academy”.
Il primo è un periodico fisso
effettuato in collaborazione con l'Aiac di Padova realizzato dai
tecnici del club e da esperti con consigli che variano dalla cura
dell'aspetto tecnico fino al come relazionarsi con i giovani atleti.
Il “Football Coach Academy” è
considerato un vanto dalla società. Si tratta di incontri dediti
all'approfondimento della preparazione tramite una serie di lezioni,
sia teoriche ma soprattutto pratiche, realizzate attraverso un
tirocinio nella società effettuato durante la stagione. La sua
importanza si può riassumere con il fatto che dopo la prima edizione
due allievi sono stati inseriti nello staff tecnico.
Negli anni molti giocatori sono usciti
dalla Primavera padovana e si sono affacciati al grande calcio di
Serie A e B. Tra di loro si ricordano Filippo Maniero, ex attaccante
che ha girato un po tutta la Serie A con buoni risultati prima di
trovare la sua dimensione al Venezia dove ha realizzato 54 gol in 116
partite. Anche il centrocampista, attualmente di proprietà del
Novara, Marco Rigoni è cresciuto nel settore giovanile veneto. Ha
giocato con i biancoscudati dai quattordici ai diciassette anni prima
di essere acquistato dalla Juventus. Il giocatore più importante
però che sia mai cresciuto nel Padova Calcio è sicuramente
Alessandro Del Piero comprato dai bianconeri a diciannove anni.
“Pinturicchio”, come venne ribattezzato da Gianni Agnelli, ha
contribuito in ampia forma al calcio italiano degli ultimi anni con
208 gol in Serie A in 513 partite e 290 gol totali con la maglia
della Juventus che lo rendono il giocatore più prolifico della
storia della “vecchia signora”. L'attaccante originario del
coneglianese ha realizzato anche 27 gol in 91 partite con la maglia
azzurra vincendo il Campionato del Mondo del 2006. Oltre al Mondiale
può vantare altri 18 trofei tra cui: 6 Campionati italiani, 1
Campionato di Serie B, 1 Coppa Italia, 4 Supercoppe italiane, 1
Champions League, 1 Coppa Intercontinentale, 1 Supercoppa UEFA, 1
Coppa Intertoto e due Campionati Europei Under21.
Tra i giovani invece cresciuti negli
ultimi anni, o che stanno maturando la loro formazione, si possono
citare: Adama Diakite, attaccante classe '93 autore di 8 gol nel
girone B del Campionato Primavera di quest'anno. Jerry Mbakogu,
attaccante classe'92 arrivato a Padova nel 2009 ed attualemente in
prestito allo Juve Stabia ed il giovane trequartista Federico Carraro
nato a Padova e cresciuto nei biancoscudati trasferitosi poi alla
Fiorentina Primavera ed attualmente in prestito al Pro Vercelli.
peccato che federico carraro non sia un portiere ma un trequartista...come dire...dettagli
RispondiEliminaChiediamo scusa per l'errore, abbiamo scritto portiere invece che trequartista accanto a Carraro, probabilmente dovuto alla tardissima ora notturna nella quale è stata scritta la scheda. Ringraziamo il lettore Marchetto per la cortese segnalazione.
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