giovedì 2 dicembre 2010

Quant'è dura fare l'Arbitro...


Quando un calciatore riflette sulla figura dell'arbitro spesso si trova ad interrogarsi circa le motivazioni che spingono quest'ultimo ad intraprendere una carriera fatta di solitudine, ingiurie e veri e propri pericoli. Principalmente nelle categorie inferiori gli arbitri sono dei veri e propri capri espiatori alla mercè delle numerose “teste calde” che ogni fine settimana partecipano o assistono ad una partita di pallone.
Di seguito vi proponiamo alcuni stralci di comunicati ufficiali dei vari comitati regionali che propongono situazioni al limite della fantasia ma realmente accadute. Questi piccoli brani racchiudono le motivazioni arbitrali a squalifiche, multe ed espulsioni e riguardano episodi verificatisi nelle serie che vanno dall'Eccellenza in giù. Tra le motivazioni ne spiccano alcune divertenti se non fossero, al contempo, anche drammatiche, soprattutto per quei direttori di gara che si trovano, all'improvviso e spesso indifesi, nel mezzo di situazioni, come dire, poco piacevoli...

- M...Andrea (Angarano Azzurra), 2 anni di squalifica, “per aver sputato contro l'arbitro colpendolo al collo. Perché dopo l'espulsione sputava ancora colpendolo sulla tuta e lo minacciava. A fine gara sputava ancora contro la porta dello spogliatoio dell'arbitro ripetendo le minacce”.

- S... Antonio (Polistena), 2 anni di squalifica, “per comportamento reiteratamente offensivo e minaccioso nei confronti di un assistente arbitrale; nonché per averlo, in seguito al provvedimento di espulsione, spintonato e colpito con un violento morso al naso procurandogli in forte dolore”.

- Multa al Pisa Sporting Club “per contegno offensivo e minaccioso verso il direttore di gara, e per il lancio di un pezzo di una tavoletta di cioccolato che raggiungeva il direttore di gara ad una gamba provocandogli lieve dolore”.

- 0-2 a tutte e due le squadre Pisa e Minerva, “per rissa collettiva durante la quale il calciatore P... Angelo inseguiva gli avversari con una pedana da imballaggio e C... Cristian, entrambi del Pisa, infieriva sugli stessi percuotendoli con l'asta della bandierina”.

- Ricorso B... Gianni squalificato per aver sputato all'arbitro. Difesa: “lo sputo aveva solo sfiorato l'arbitro con più aria che liquido salivale per secchezza delle fauci”. Respinto.

- Ricorso G... Ruggero (Bibbienese) 4 gare per sputi all'arbitro. Difesa: “per quanto costume deprecabile il G... ha l'abitudine nei momenti di tensione di sputare, senza peraltro avere l'intenzione di colpire chicchessia”. Respinto.

- Ricorso accettato per P... Marco (Chignolese) squalifica ridotta da 2 anni a 9 mesi. Difesa: “il giocatore non aveva sputato all'arbitro. Gli schizzi di saliva che avevano raggiunto il direttore di gara erano stati causati dall'apparecchio odontotecnico dal P... utilizzato, l'estrema veemenza faceva sì che emettesse particelle di saliva che andavano a colpire l'arbitro”.

- M...Umberto, 1 anno di squalifica, “entrava nello spogliatoio dell'arbitro e lo invitava a non menzionare nel referto quanto accaduto. Ingiuriava e minacciava la Lega calcio. Inoltre rilevava la targa dell'auto dell'arbitro e lo minacciava gravemente”.

- G... Marco (Real Sant'Antioco), 1 anno e 7 mesi di squalifica, “sostituito, non abbandonava il terreno di gioco ma si sedeva in panchina per rivolgere all'arbitro insulti e frasi scurrili. Alla notifica dell'espulsione, poneva le mani sul viso dell'arbitro, che spingeva e apostrofava con frasi ingiuriose e minacciose. Al termine della gara si denudava completamente e postosi sul bordo del campo invitava l'arbitro a toccargli con la bocca l'organo sessuale”.

- Dirigente M... Rocco, squalifica di 1 anno, “inseguiva a fine gara l'arbitro e tentava di speronare la sua auto più volte. Inoltre lo attendeva sul cavalcavia per lanciare verso l'auto sputi e oggetti vari”.
Massaggiatore B.. Udino (Cervarese), 2 mesi di squalifica, “espulso per vivaci proteste dopo la notifica avvicinava la sua faccia a quella dell'arbitro, urtandolo più volte con la visiera del suo berretto”.

- (1997) S... Salvatore (PO.li.var) 2 anni e mezzo di squalifica, “benché squalificato fino al giugno 2001 partecipava alla gara, e tra l'altro nella stessa veniva espulso”.

- Multa, (Salvatronda), “ perché al termine del primo tempo un sostenitore si impadroniva del microfono di amplificazione acustica dell'impianto sportivo e da questo contestava l'abitro”.

- Multa, (Fermassenti San Giorgio), “perchè alcuni dirigenti al termine della gara rifutavano di consegnare acqua all'arbitro”.

- Dirigente U... Nino (Airola), 6 mesi di squalifica, “a fine gara, qualificatosi come maresciallo dei carabinieri, minacciava il direttore di gara millantando credito verso la federazione, minacciando anche un dirigente avversario”.


Queste sono solo alcune testimonianze delle assurdità che si verificano ogni settimana nei campi di calcio e fuori. Il calcio professionistico è il primo a non dare l'esempio, basti vedere le risse, i litigi e le violenze che spesso e volentieri vedono dei professionisti del pallone dare cattivo spettacolo (Youtube è pieno di filmati del genere).
Questo ci aiuta a capire che il rito calcistico non si esaurisce affatto nei segni visibili, ma produce, silenziosamente, un codice di comportamento.
I professionisti devono essere i primi a rispettare l'arbitro e tutti coloro che lavorano affinché questo sport possa divertire ed emozionare, ma sappiamo che tutti dovrebbero darsi una bella regolata.

Un giovane arbitro dopo essere stato picchiato da dei giocatori di una squadra militante nel campionato Allievi provinciale (giocatori di 15-16 anni in media) è tornato a casa livido destando la preoccupazione del padre. Alla richiesta del padre sul perché continuasse a voler diventare arbitro a fronte di un fatto così grave il ragazzo (18 anni) ha risposto: "le botte e gli insulti non possono scalfire la gioia che mi può dare, ad esempio, fischiare un bel fuorigioco".

Né Rolex, né sudditanza psicologica...
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