lunedì 31 maggio 2010

Simone Verdi


Nome: Simone Verdi
Data di nascita: 12 luglio 1992, Broni
Nazionalità: Italia
Altezza: 171 cm
Piede preferito: Ambidestro
Squadra: A.C. Milan – Serie A
Ruolo: Attaccante esterno
Valore: 300.000€



Ormai è ufficiale, Simone Verdi (insieme ad Albertazzi, Strasser, Zigoni ed Oduamadi) dalla prossima stagione farà parte della prima squadra del Milan. Promozione guadagnata sul campo dopo una bellissima stagione con la selezione primavera coronata dalla vittoria della Coppa Italia e l’ingresso nelle Final Eight per il campionato nazionale (tuttora in corso).
Nonostante la giovane età Simone ha già debuttato in prima squadra, nella partita di Coppa Italia contro il Varese e nei quarti contro l’Udinese giocando discretamente, e in panchina contro Chievo Verona Parma e Real Madrid.
La stagione 2009/2010 inizia benissimo: promozione dalla squadra allievi nazionali dove la stagione precedente aveva segnato 16 reti, gioca titolare il Torneo Internazionale di Villareal vincendo il premio come miglior giocatore della competizione, segna un gol contro il Cesena alla prima partita del Campionato Primavera e realizza una splendida partita contro il Padova condita da un gol e un assist.
Il campionato procede benissimo segna 9 reti (dato attuale 30/5/10) e fornisce molti assist, memorabile la sua prestazione contro l’Inter dove entrato dalla panchina fa un gol e dona un assist a Zigoni firmando il 3-0 finale.

La cosa che impressiona di più di questo ragazzo è la tecnica, grande controllo di palla e ottima velocità, sarebbe già pronto per il debutto in serie A non fosse per l’esile fisico (171 cm x 62 kg).
La sua caratteristica principale è il saper calciare egregiamente con entrambi i piedi, nonostante sia un mancino naturale è abilissimo nel battere le punizioni col piede destro, questa peculiarità alquanto rara lo rende un attaccante pericolosissimo, sebbene sia maggiormente un assist-man è molto abile anche sotto porta.

Nonostante tutto gli allenatori delle Nazionali giovanili hanno “snobbato” il giovane Verdi, poche convocazioni con le under 16-17-18 senza comunque scendere in campo.
Il Tecnico del Milan primavera Stroppa ha grande considerazione del ragazzo, che per lui è ormai un membro fisso della squadra sia che giochi con il 4-3-3, dove ricopre il suo ruolo naturale di attaccante esterno, sia con il 4-2-3-1 molto apprezzato dal tecnico dove gioca sia da esterno che da centrale dietro la punta.

Il suo agente, Donato Orgnoni, ha detto di lui, dopo l’esordio in Coppa Italia contro il Novara: “Non posso che essere soddisfatto per la crescita che Simone ha avuto durante l'anno. Ha la fortuna di allenarsi ogni giorno con mister Stroppa, che da subito ha creduto in lui, e con compagni della Primavera veramente bravi. Se a questo si aggiunge che spesso si allena con la prima squadra, penso ci siano tutti i presupposti per poter fare bene e continuare a migliorare”.

Il giovane Simone ha di sicuro davanti a sé un ottimo futuro, il ragazzo se allenato bene potrà arrivare ad essere uno dei membri più importanti dell’organico dei rossoneri, nonostante la grande abilità deve ancora maturare il suo gioco e rinforzare il fisico per poter giocare in serie A ma al Milan, dove sono in molti a scommettere su di lui, faranno il possibile per farlo rendere al massimo.
Speriamo in futuro possa dare grandi soddisfazioni ai tifosi milanisti e magari prendersi delle rivincite con gli allenatori delle nazionali minori che lo hanno trascurato.












Pubblicato il 31/05/2010

venerdì 28 maggio 2010

Loris Karius


Nome: Loris Karius
Data di nascita: 22 giugno 1993, Biberach
Nazionalità: Germania
Altezza: 187 cm
Piede preferito: Destro
Squadra: Manchester City - Premier League
Ruolo: Portiere
Valore: n/d


Cresce nello Stoccarda esibendosi per la sua sicurezza e la sua personalità. Loris Karius è un portierino niente male, concentrato, audace e soprattutto bravo tra i pali. Fisicamente è il classico portiere tedesco massiccio che abbina un fisico possente ad una grande esplosività e queste caratteristiche gli sono valse tutte le attenzioni delle maggiori squadre europee con in primis la premier inglese.
Dopo diversi viaggi degli osservatori il Manchester City sfruttando l'età del ragazzo (quindi la possibilità di prelevarlo con indennizzo da non professionista) gli ha offerto una cifra definita esorbitante per un giovanissimo sportivo e Loris ha lasciato Stoccarda. Quest'ultima imbufalita con il City per lo scippo e con il ragazzo per la decisione ha provato a rivolgersi agli enti federali ma non è stato possibile fare nulla. Il responsabile del settore giovanile dello Stoccarda Thomas Albeck ha ammesso l'impossibilità di trattenere l'estremo difensore teutonico definendo immorale la cifra promessa all'atleta dal City.
Grazie ad ottime presenze nell'Under 16 della Selezione tedesca, Loris Karius si è guadagnato il titolo di uno dei migliori prospetti del calcio europeo nel suo ruolo ed ha raggiunto la nazionale Under 17 del suo Paese oltre che essere stato integrato nella squadra Under 18 dell'Accademy del Man City.
Come spesso accade le squadre inglesi si sono dimostrate le più attive nel mercato giovanile ma allo stesso tempo hanno dimostrato ancora una volta di essere le artefici di una generazione di società poco serie e rispettose del lavoro altrui e fortemente diseducative.
Loris Karius rimane un ottimo giovane in prospettiva e potrebbe anche essere lui l'erede del mitico e pittoresco Oliver Kahn.

Thomas Albeck (coordinatore giovani Stoccarda): “Non possiamo competere con certi salari offerti a dei ragazzi così giovani”... “hanno offerto somme al di là del concepimento”.
Klaus Gerster (agente di Loris Karius): “Loris è un grande talento ma non può permettersi di rilassarsi”... “abbiamo firmato un contratto di tre anni con il City e abbiamo ricevuto offerte da tutta Europa, 70% dalla Premier League”... “non l'abbiamo fatto per i soldi ma perchè il City offriva possibilità più immediate nel progredire verso il professionismo”.


mercoledì 26 maggio 2010

FINAL DESTINATION, li amiamo anche per questo...


Ognuno di noi a volte si rende protagonista di infortuni al limite del comico nelle situazioni quotidiane più banali. Parliamo della comicità, della classica buccia di banana che nei cartoni si trova dove non dovrebbe stare, oppure di quella concatenazione di fatalità e disattenzioni che provoca quelle situazioni tramandate come aneddoti della nostra “biografia” dagli amici di generazione in generazione. Se per noi spesso le conseguenze sono esigue, per altri invece possono essere molto più importanti e rischiano di compromettere temporaneamente o in maniera permanente la carriera sportiva e lavorativa. I calciatori spesso si sono resi protagonisti di episodi al limite tra il comico ed il grottesco, ecco un piccolo elenco:

-Darren Barnard (ex centrocampista del Chelsea) mentre camminava tranquillamente nella sua cucina è scivolato sulla pipì del cane e si è procurato una frattura che lo ha tenuto fuori 5 mesi;
-Svein Grondalen (ex difensore del Rosengorg) durante il jogging quotidiano si è infotunato andando a cozzare contro un alce;
-Jari Litmanen (ex centrocampista di Ajax, Liverpool e Barca) ha rimediato un occhio nero a causa di un compagno che ha aperto malamente una lattina di Coca Cola;
-Richard Wright (portiere ex Everton ora all'Ipswich) è rimasto fermo un periodo perchè inciampato sul cartello “vietato calpestare il prato” durante il riscaldamento;
-Rio Ferdinand (difensore dello United) si stirò il legamento del ginocchio perchè aveva tenuto troppo tempo i piedi sul tavolino da caffè davanti la tv;
-David “Calamity” James (ex portiere del Liverpool ora al Portsmouth) si stirò prima un muscolo della schiena tentando di raggiungere il telecomando e poi la spalla mentre pescava una carpa gigante;
-Kasey Keller (potiere ex tottenham e Fulham ora Seattle) si ruppe i denti mentre toglieva le mazze da golf dalla macchina;
-David Batty (ex centrocampista di Leeds e Newcastle) si infortunò per mesi a causa del figlio che lo investì con il triciclo;
-Leroy Lita (ex attaccante del Reading) si è fatto male a letto, “stiracchiandosi” dopo una bella dormita, stiramento alla gamba;
-Darius Vassel (ex attaccante del City e dei Villans) ha deciso di diminuire la pressione all'unghia dell'alluce dolorante con un trapano, causando un'infezione;
-Sebastien Frey (portiere ex Inter ora alla Fiorentina) è scivolato dentro la sua piscina vuota sbattendo spalla sinistra e testa;
-Alessandro Nesta (difensore del Milan) sembra si sia rotto il tendine di una mano con un joypad, a buon intenditor...;
-Darren Bent (attaccante del Sunderland) si è tagliato il tendine di una mano mentre affettava le cipolle;
-Charles Akonnor (ex portiere del Wolfsburg) si è provocato un'emorragia perchè si è infilato l'antenna del cellulare nel naso;
-Kevin Kyle (attaccante del Kilmarnock) a causa di una brocca d'acqua bollente versata dal figlio di 8 mesi suoi suoi testicoli ha passato una notte in ospedale (piccolo birichino...).

Per tutti coloro che hanno paura ora di uscire dalla propria stanza... Tranquilli... Non siamo calciatori !!!

lunedì 24 maggio 2010

Jakub Vojtus


Nome: Jakub Vojtus
Data di nascita: 22 ottobre 1993, Spisska Nova Ves.
Nazionalità: Slovacchia
Altezza: 185 cm
Piede preferito: n/d
Squadra: Fc Internazionale – Serie A Italiana
Ruolo: Attaccante
Valore: n/d



Il giovanissimo Jakub è balzato alla ribalta della cronaca della stampa slovacca nell'ottobre del 2009 dopo l'accordo raggiunto con l'Inter e il suo imminente trasferimento a Milano dal club Msk Zilina, campione di Slovacchia. Si è venuto a scoprire che Vojtus era al centro di una vicenda di mercato che vedeva impegnate le migliori squadre d'Europa (Barcellona, Real Madrid, Manchester United, Manchester City, Milan, Liverpool, Chelsea, Inter, Juventus e Bayern Monaco) che volevano mettere le mani su questo attaccante definito come il migliore 93 in circolazione. Jakub Vojtus è un giocatore dalla straordinaria tecnica di base, un fisico possente che garantisce ottime sponde per i compagni ed un innato senso del goal.
Barcellona, Real, United e Inter se lo sono conteso a lungo ma alla fine a spuntarla è stata la squadra di Milano che ha parlato con il club di appartenenza e successivamente con i genitori condotti assieme al ragazzo a Milano per visitare il centro sportivo di Appiano Gentile. Jakub ha rifiutato qualsiasi altra destinazione ed ha firmato un contratto pluriennale (25 gennaio) con il club del presidente Moratti sposando un progetto che lo vedrà terminare la stagione 2009-2010 con gli Allievi Nazionali per poi passare l'anno prossimo (stagione 2010-2011) in Primavera e di conseguenza in contatto con la Prima squadra come da politica del Club.
Nel Msk Zilina a 16 anni è diventato il secondo debuttante più giovane del campionato slovacco ed ha impressionato tutti i media con il suo talento.
Gli ultimi dati relativi al giovane slovacco evidenziano una tripletta alla seconda presenza ufficiale con gli Allievi Nazionali (ultima partita del campionato contro l'Alghero prima dei playoff scudetto) e, notizia di qualche giorno fa, un'altra doppietta nella prima partita delle fasi eliminatorie dei playoff scudetto vinta dai giovani nerazzurri per 4 a 1 contro il Genoa. Le prime due marcature sono state apportate dal giovane Jakub appunto.
Jakub Vojtus ha giocato nelle Under 15-16-17-18-19 della Slovacchia.





Al minuto 2:30 il goal di Vojtus.

venerdì 21 maggio 2010

Luke Milanzi


Nome: Luke Bruno Milanzi
Data di nascita: 4 Dicembre 1994, Blantyre
Nazionalità: Malawi
Altezza: 166 cm
Piede preferito: Ambidestro
Squadra: Eagles Striker – Malawi Serie A
Ruolo: Seconda Punta
Valore: n/d




Solitamente è molto rischioso sbilanciarsi su un ragazzo cosi giovane, soprattutto se proviene da una squadra e da un campionato praticamente sconosciuti. Nonostante ciò nel mondo del calcio giovanile si sente girare il suo nome, grazie e soprattutto alle incredibili prestazione di questo ragazzo.
Si sa molto poco della sua vita: nato nella più grande città del Malawi, cresciuto per strada, comincia a giocare a calcio con gli amici del quartiere. A 12 anni però la prematura scomparsa del fratello Bruno, di cui ha poi preso il nome, in un incidente automobilistico sconvolge Luke che trova nel calcio il modo di sfogarsi e si impegna ancora più di prima.
Viene notato dagli osservatori degli Eagles Striker, dove a 13 anni viene inserito nella formazione under 17, a 14 anni inizia a giocare in prima squadra segnando al debutto assoluto 2 gol, alla fine della stagione le reti saranno 17 in 22 presenze. La stagione successiva è ancora più incredibile, a 15 anni appena compiuti è ormai una realtà confermata del suo team, segna 30 gol in 34 presenze, giocate da trequartista-seconda punta. Si riconferma anche nella selezione del Malawi under 17 segnando 17 marcature in 16 occasioni.
Sono dati assolutamente incredibili se si pensa che il ragazzo deve ancora compiere 16 anni, ovviamente come già detto restano dei dubbi sulla qualità del campionato malawiano, ma indubbiamente queste statistiche non sono frutto del caso.
Molti club sono piombati su di lui, indiscrezioni danno il Milan in testa, ma le richieste molto elevate del club (si parla di 3/4 milioni i euro) fanno tentennare.
Purtroppo non ci sono video su di lui, ma stando alle descrizioni degli esperti la velocità e l’agilità sono i suoi punti di forza, uniti a un ottimo dribbling e freddezza sotto porta. La tecnica c’è ma ovviamente va migliorata per giocare in un qualunque campionato europeo.
L’età gioca dalla sua parte, avere a 15 anni esperienze di questo tipo è molto importante, resta da vedere l’approccio che avrà con il calcio europeo, confidiamo che in un ambiente che gli permetta di crescere riuscirà in futuro a raggiungere risultati importanti.

mercoledì 19 maggio 2010

Torneo di Viareggio


Il torneo di Viareggio nasce nel 1949 organizzato dallo S.C. Centro Giovani Calciatori A.S.D., si tiene dal lunedì seguente la prima domenica di carnevale al lunedì seguente la terza domenica di carnevale.
Riconosciuto come il più importante torneo giovanile d’Italia, e tra i più importanti al mondo, vede ogni anno affrontarsi le migliori compagini giovanili italiane e mondiali.
Per molti giovani calciatori la Coppa Carnevale è stata una tribuna di lancio per consolidare la loro posizione nel club, per altri ancora provenienti da paesi esteri ha dato modo di farsi conoscere alle società italiane, ne sono esempio: Amauri, giocatore brasiliano sconosciuto del Santa Caterina, che grazie al torneo è riuscito ad ottenere un provino con il Chievo Verona, Goran Pandev che al tempo militava nel Belasica Strumica e grazie al torneo del 2001 ha ottenuto un contratto con l’Inter, e più recentemente Cavani, dal Danubio al Palermo, Zapata, acquistato dall’Udinese e Simon Kjaer che nel 2008 giocava per il Midtjylland.
Molti giocatori che ora fanno parte delle più grandi società europee hanno giocato il Torneo di Viareggio, calciatori come Phil Neville e Brown del Manchester United, Burdisso, Jimenez, Martins, Schweinsteiger, e molti altri negli anni; ma sono ancora di più i calciatori italiani che dal Viareggio hanno ricevuto una vetrina importantissima che gli ha permesso di dare inizio alla loro carriera professionistica, per esempio nel torneo del 1997 (vinto dal Bari) erano in campo: Andrea Pirlo, Zambrotta, Legrottaglie, Di Natale, Toni, Rocchi, Barone, Gattuso, Pellissier e altri che negli anni sono entrati nel giro della Nazionale.
Negli ultimi anni il Viareggio ha assunto un ruolo ancora più importante, in un calcio dove il Fair-Play finanziario avrà una grande rilevanza in un fututo prossimo, la competitività della coppa permette di testare il valore del settore giovanile e dei singoli, ne sono esempio Balotelli, Paloschi, Bonucci e Biabiany che ora sono importanti giocatori nei rispettivi club.
La Coppa Carnevale non è solo una vetrina per i calciatori, può essere una rampa di lancio anche per allenatori: Prandelli, Tassotti, Ballardini, Gasperini, e Di Carlo hanno fatto ben figurare le loro squadre potendo cosi conquistare un posto in serie A.

Nonostante qualche eccezione le squadre italiane hanno sempre dominato la competizione, l’Italia infatti ha vinto 53 edizioni su 72, il Milan e la Fiorentina sono quelle che hanno vinto di più, 8 vittorie ciascuna, segue la Juventus con 7, il Torino con 6 e l’Inter con 5. La squadra straniera che ha ottenuto più vittorie è il Dukla Praga con ben 6 vittorie ottenute a cavallo tra gli anni 60 e 80, l’ultima straniera a vincere è stata la Juventud nel 2006.
I campioni in carica sono i giovani della Juventus che hanno battutto l’Empoli in finale 4-2, disputando un grande torneo hanno permesso a Ciro Immobile di conquistare anche il trofeo di capocannoniere e di miglior giocatore.

lunedì 17 maggio 2010

Emmanuel Mbola


Nome: Emmanuel Mbola
Data di nascita: 10 Maggio 1993, Kabwe
Nazionalità: Zambia
Altezza: 175 cm
Piede preferito: Sinistro
Squadra: Pyunik Yerevan - Armenia
Ruolo: Terzino sinistro
Valore: 550.000 €




Se è vero come si dice che il futuro del calcio è l’Africa allora questo giovane difensore è sicuramente uno dei prospetti più interessanti, salito alla ribalta dei più durante l’ultima coppa d’Africa con lo Zambia giocata a 16 anni e 8 mesi partendo sempre da titolare dove si è comportato benissimo fornendo ottime prestazioni. Nonostante gli addetti ai lavori lo seguano da diversi anni il pubblico comune non ha mai sentito parlare di lui, il fatto di giocare in un campionato praticamente sconosciuto e la sua nazionalità calcisticamente poco nobile hanno contribuito, eppure basta guardare un normalissimo video per capire l’enorme potenziale di Emmanuel.
Cresciuto calcisticamente nel Mining Rangers, club zambese di seconda categoria, dove si afferma titolare a 15 anni appena compiuti, riceve poche settimane dopo le sue prime convocazioni in nazionale, dapprima nella selezione under 17 e in seguito perfino nella nazionale maggiore. Durante un torneo in Uganda venne notato dagli osservatori del CSKA Mosca e dello Spartak, questi appena finito il torneo gli fecero fare un periodo di prova in entrambe le società ben decisi a trattenerlo, ma a sorpresa, consigliato dai suoi agenti, decise di rifiutare le loro offerte firmando invece per il club armeno del Pyunik Yervan affascinato dalla possibilità di giocare titolare da subito invece di effettuare tutte le trafila delle giovanili delle squadre moscovite.
La scelta ripaga, gioca tutto l’anno da titolare vincendo al primo anno Scudetto e Coppa d’Armenia, partecipa inoltre ai preliminari di Champions League contro la Dinamo Zagabria.
Questa grande stagione gli ha pemesso di affermarsi definitivamente anche nella sua nazionale, oltre alla Coppa d’Africa ha giocato in tutte le partite di qualificazione per Sudafrica 2010, raggiungendo quota 20 presenze.
Sicuramente il fatto di giocare in un campionato non di alto livello può raffreddare l’interesse di qualcuno, ma bisogna ricordare che non sono molti i giocatori che a 17 anni possono vantare un curriculum come il suo, molte squadre si stanno muovendo per rilevare il giocatore, oltre alle due russe già citate, l’FC Vojvodina il Siviglia e l’Helsinborg sono molto interessante, ma alcune indiscrezioni dicono che il Pyunik abbia già accettato un offerta di un milione di sterline da parte del Tottenham e questa sembra la sua destinazione più probabile.

Ad un primo impatto salta subito agli occhi l’evidente somiglianza nel modo di giocare con Roberto Carlos, terzino fisico, potente, dotato di un atletismo esplosivo con un ottimo tempismo difensivo e un tackle deciso, una buona tecnica da solidificare, non disdegna qualche percussione sulla fascia, l’unico aspetto che andrebbe migliorato e quello tattico, tende ad andare fuori posizione, ma d’altronde l’allenamento da squadra di alto livello è ciò che gli manca.
Ha un ottima presenza in campo, non dimostra affatto 17 anni, sembra di vedere un veterano della fascia, decisamente pronto per il salto al “grande” calcio, sicuramente regalerà molte soddisfazioni al suo prossimo club.





venerdì 14 maggio 2010

Erik Lamela


Nome: Erik Lamela
Data di nascita: 4 marzo 1992, Florida-Buenos Aires
Nazionalità: Argentina
Altezza: 183 cm
Piede preferito: Sinistro
Squadra: Club Atlético River Plate
Ruolo: Attaccante
Valore: 100.000 €



La prima cosa che c'è da dire su questo giovane fenomeno è che a 12 anni, dopo un torneo giovanile in Spagna, Real Madrid e Barcellona lo volevano a tutti i costi. Il Barcellona (un club che diciamo ne sa qualcosa di giovani argentini), ha offerto alla famiglia un contratto da capo giro affinchè entrasse nella Cantera: 120.000 euro all'anno, le migliori scuole per lui e i fratelli, lavoro per entrambi i genitori e la Nike pronta a sponsorizzarlo.
Il padre Josè Lamela era pronto ad andare in Spagna con la moglie Miriam e i tre figli Erik, Axel e Brian ma successivamente è giunto ad un accordo con il presidente del River Plate Josè Maria Aguilar, quest'ultimo pronto a denunciare il Barca alla Fifa.
Il giovane talento di Florida è quindi rimasto nelle giovanili dei “Millionarios” e dopo 6 anni ha conseguito una crescita fisica esponenziale irrobustendo un corpo piuttosto gracile e incantando tutti con le sue giocate da fenomeno.
Erik Lamela è una seconda punta mancina dai piedi fatati che ama le giocate ad effetto ed evidenzia un'incredibile naturalezza nel trattare il pallone tra i piedi. Il suo sinistro ricorda molto quello di Lionel Messi, il suo idolo, e la sua quotazione secondo le previsioni salirà vertiginosamente entro poco. Lamela, soprannominato “Coco”, ha debuttato da poco in prima squadra contro il Tigre (16 maggio 2010) in Copa Libertadores e lo staff del River spera possa diventare un importante investimento che riesca a risanare le malandate casse dello storico club di Buenos Aires.

Erik Lamela: “E' difficile essere come Messi, Lionel è il mio eroe”.
Erik Lamela: “Dimostrerò che tutte le prospettive verso di me non sono bugie”.



Guardate che rabona.


Pubblicato il 14/05/2010

mercoledì 12 maggio 2010

Vinnie Jones


Iniziamo dicendo che questo roccioso ex difensore di un metro e 85 centimetri dal viso familiare ha guidato alla vittoria in una storica finale di FA Cup il Wimbledon contro i mitici Reds di Liverpool nel 1988 e questo rappresenta l'apice della storia sportiva del club e di questo gallese con lo sguardo da duro.
Continuiamo arricchendo il curriculum del nostro protagonista attraverso i numeri:
-1 condanna per lesioni aggravate nei confronti del vicino di casa (1998);
-2 come i suoi matrimoni e le sue autobiografie riconosciute;
-3 come i secondi passati dall'inizio di una partita prima di essere espulso (l'espulsione più veloce della storia);
-5 come le squadre di Premier League inglese dove ha militato (Wimbledon, Leeds, Sheffield United, Chelsea e Queens Park Rangers);
-5 come la posizione che occupa secondo il Times nella classifica dei 50 giocatori più cattivi del mondo del calcio.
-12 come i cartellini rossi presi in carriera (all'epoca in Gran Bretagna dovevi “sparare” ad un avversario per essere espulso);
-24 come i film ad oggi (maggio 2010) girati dall'ormai attore di Hollywood ed ex calciatore Vinnie Jones.

Vinnie Jones nasce a Watford il 5 gennaio 1965 da una modesta famiglia gallese e inizia a praticare professionalmente il calcio nel 1984 alternandolo a lavori di manovalanza. Dopo una breve parentesi in Svezia (IFK Holmsund) si trasferisce nel Wimbledon e farà parte della famosa “Crazy gang” (definizione giornalistica del Wimbledon), una squadra simbolo del calcio inglese puro, e cioè palla lunga a scavalcare il centrocampo con un compito puramente distruttivo, con le buone ma soprattutto con le cattive.
Carismatico e controverso, Vinnie era un difensore dai tackle ruvidi e scomposti con una chiara propensione alle entrate intimidatorie ma allo stesso tempo un personaggio verso il quale era difficile non affezzionarsi.
Per anni i tabloid inglesi hanno venduto migliaia di servizi circa la vita di Jones piena di eccessi dentro e fuori dal campo e nel 1992 hanno condannato la scelta di presentare un video intitolato “Soccer's hard man” dove l'ex Wimbledon aveva raccolto le gesta dei più violenti calciatori e consigli per essere dei veri “duri”. Inevitabile la salatissima multa della Football Association (20.000 pounds), la squalifica di 6 mesi oltre che la sospensione per 3 anni.
Di Vincet Peter “Vinnie” Jones calciatore si ricordano soprattutto un entrata spezza-carriera all'ex giocatore del Tottenham Gary Stevens e la celeberrima immagine della marcatura del gallese verso Paul Gascoigne nella quale Vinnie afferrava e stringeva poco doclemente le “grazie” di Gazza che manifestava piuttosto visibilmente il proprio dolore.

La carriera cinematografica di Jones inizia quando viene scritturato da Guy Ritchie (un regista che ama i duri) per il film “Lock and Stock – Pazzi scatenati”. I film maggiormente famosi ai quali ha partecipato sono: “The Snatch – lo strappo”, “Fuori in 60 secondi”, “Codice: Swordfish”, “The X Men: Conflitto finale”. Inutile sottolineare che le sue parti sono spesso una trasposizione della sua condotta calcistica.
I dirigenti dei Los Angeles Galaxy dopo aver assistito ad una partita di beneficienza organizzata dallo stesso Jones con l'amico attore Jason Statham hanno tentato invano di proporgli un contratto ma l'ex difensore ha rifiutato dicendo che erano arrivati in ritardo di 15 anni.

lunedì 10 maggio 2010

Iker Muniain


Nome: Iker Muniain Goñi
Data di nascita: 19 dicembre 1992, Pamplona
Nazionalità: Spagna
Altezza: 171 cm
Piede preferito: Destro
Squadra: Athletic Bilbao – Primera Divisiòn
Ruolo: Seconda punta
Valore: 5.000.000 €



Il giovane Iker ha dimostrato che si può diventare una leggenda a soli 16 anni, 7 mesi e 18 giorni, questa infatti era l’età quando ha infranto il record di giocatore più giovane ad aver realizzato un gol nella Liga spagnola, a questo va aggiunto il record come debuttante più giovane ottenuto esattamente 7 giorni prima la sua marcatura e quello di goleador più giovane in Europa il 6 agosto 2009 contro gli svizzeri degli Young Boys.
Iker, da molti definito un predestinato, inizia la sua avventura nel piccolo club di Pamplona dell’Union Deportiva Cultural Chantrea, nel 2005 viene notato dai talent scout dell’Athletic che percependo il potenziale del ragazzo non tardano a prelevarlo e unirlo alle giovanili del club. Il suo percorso nelle giovanili è completo, ha militato nell’Athletic Infantil A, nei Cadete, negli Juvenil e nel Bilbao Athletic (la squadra B dell’Athletic) prima di debuttare in prima squadra.
Joaquin Caparros, attuale allenatore dei baschi, già al suo arrivo nel 2007 notò il ragazzo e lo aggregò alla preparazione estiva della squadra nonostante all’epoca Iker avesse solo 14 anni.
In un’intervista dichiarò di essere rimasto impressionato dalle qualità del ragazzo, dal modo di giocare e proteggere la palla abbassando il baricentro, dalla sua incredibile agilità e dalla velocità dei movimenti, queste infatti sono le sue principali caratteristiche unite a un dribbling fulminante e a un ottimo tiro, non a caso dopo un incontro a Brema tra i baschi e il Werder la stampa tedesca lo paragonò a Lionel Messi. Nonostante il paragone, forse esagerato, Iker ricorda molto nelle movenze e nel modo di vedere il gioco “La Pulga” argentina, inoltre il suo compagno e amico Gaizka Toquero, il primo che lo accomunò a Messi, dichiara che nel club tutti stravedono per lui e nonostante sia a conoscenza del suo talento è un ragazzo normalissimo che sa di avere ancora molta strada davanti a sé. Tutto ciò ha portato la società a cautelarsi prolungandogli il contratto fino al 2015 inserendo una clausola rescissoria (obbligatoria in Spagna) compresa tra i 35 e i 46 milioni di Euro.
Basta vederlo giocare pochi minuti per intuire l’enorme talento del ragazzo, una seconda punta veloce e tecnica, può partire sia da destra che da sinistra o giocare dietro un attaccante di peso.
Nella stagione 2009/2010 ha accumulato 31 presenze e 5 gol di cui 3 in campionato e 2 in Europa League. Nel suo curriculum può annoverare anche 2 presenze e 1 gol nella Spagna under 16 e 20 presenze e 2 gol nella selezione under 17. In molti sono convinti che un giorno sarà un elemento indispensabile nella formazione delle Furie Rosse.








Pubblicato il 10/05/2010

venerdì 7 maggio 2010

Jack Wilshere


Nome: Jack Wilshere
Data di nascita: 1 Gennaio 1992, Stevenage
Nazionalità: Inghilterra
Altezza: 170 cm
Piede preferito: Sinistro
Squadra: Arsenal (2010, prestato al Bolton) - Premier League
Ruolo: Centrocampista offensivo
Valore: 4.000.000 €



Nato a Stevenage, città inglese che ha dato i natali al pilota Lewis Hamilton, muove i primi passi nei pulcini del Luton Town. Nel 2001 dopo essere stato visionato direttamente da Liam Brady e Arsène Wenger entra nella prestigiosa Accademy dell'Arsenal e inizia una prodigiosa trafila fino alla prima squadra. Il giovanissimo centrocampista si aggrega stabilmente nella squadra riserve dell'Arsenal debuttando contro il Chelsea Under-18 e strabiliando poco dopo firmando un goal nel 4-1 contro l'Aston Villa Under-18. Nel settembre 2008 Jack Wilshere debutta in Premiere League contro il Blackburn Rovers sostituendo al minuto 84 Robin Van Persie e a 16 anni e 256 giorni diventa il più giovane debuttante dell'Arsenal (scalzando il record di un certo Cesc...). Dieci giorni dopo è show in Carling Cup contro lo Sheffield United e Wilshere firma uno dei 6 goal con i quali i Gunners superano il turno. Nel quarto turno della coppa d'Inghilterra Wilshere conduce l'Arsenal nel 3-0 al Wigan con una prestazione mostruosa e si prende il titolo di “man of the match” senza però riscuotere il premio della bottiglia di spumante perchè ancora 16enne. Le amichevoli estive sono un ulteriore trampolino di lancio per il trequartista inglese che cattura l'attenzione del pubblico e di molti club (Inter, Juve, Real) che hanno tentato invano un contatto. A gennaio 2009 a 17 anni Jack Wilshere firma il suo primo contratto da professionista. A gennaio 2010 Wenger decide di spedirlo in prestito al Bolton Wanderers così da potergli garantire un impiego continuo, ma l'esperto tecnico francese lo aspetta a braccia aperte.
Il piccolo Jack ha fatto tutta la trafila anche nelle nazionali giovanili dell'Inghilterra: Under16, 17,18 fino all' Under 21 e Don Fabio Capello lo osserva costantemente.
Jack Wilshere è un trequartista e centrocampista offensivo molto duttile tatticamente, agendo sia dietro le punte che sulle fasce. I piedi sono fatati, soprattutto il sinistro, e il baricentro basso gli permette una grandissima agilità nello stretto. Il pezzo forte del suo repertorio è il primo tocco di palla appena dopo il controllo, che gli permette spesso e volentieri di sbarazzarsi del marcatore e andare al tiro. Il suo tiro è molto preciso e letale e la personalità con la quale gioca è impressionante.

Arsene Wenger: “Wilshere è il futuro dell'Arsenal”.
Fabio Capello: “Se Wenger lo farà giocare me lo porto in Sud Africa”.
Owen Coyle (tecnico del Bolton 2009-10): “Jack Wilshire è giovane, affamato e con un radioso futuro davanti a sè”.






Pubblicato il 07/05/2010

mercoledì 5 maggio 2010

CLAIREFONTAINE ACADEMY


Il Centro Tecnico Nazionale Fernand Sastre, meglio conosciuto come Clairefontaine, è uno dei 12 centri nazionali messi a disposizione dalla FFF (Fédération Française de Football) per l’allenamento e la formazione di giovani talenti soprattutto provenienti dalla regione dell’Ile de France e dalla zona metropolitana di Parigi. Nel 1976 l’allora presidente della Federazione calcistica francese Fernand Sastre propose l’idea di creare un centro tecnico nazionale dove la squadra transalpina potesse effettuare la preparazione in vista di importanti eventi. Sei anni dopo venne scelta la cittadina di Clairefontaine-en-Yveline per ospitarlo, i lavori cominciarono nel 1985 e la struttura venne inaugurata nel gennaio 1988. Durante i Mondiali di Francia 1998 il centro tecnico è stato la casa della nazionale Francese, e nel 2000 venne ufficialmente dedicato a Fernand Sastre.

L’accademia, come già detto, è dedicata ai ragazzi provenienti dalla regione centrale del Paese e dalla zona metropolitana di Parigi, dai 13 ai 15 anni si allenano per migliorare le loro abilità tecnico-tattiche, e soprattutto, un dato molto importante, molti di loro in seguito trovano posto nelle principali squadre del campionato Francese.
L’allenamento si concentra soprattutto su: migliorare i movimenti e renderli più veloci, potenziamento del piede debole, collegare i movimenti tra i reparti in modo efficiente, competenze tecniche, prove fisiche, allenamento tattico, fondamentali del controllo di palla e non meno importante allenamento psicologico. Clairefontaine è riconosciuto come uno dei migliori centri di formazione per giovani e uno dei più all’avanguardia di tutta Europa.
Gli allenamenti specifici portano a imprimere nel gioco dei giovani dei solidi fondamentali, oltre a migliorare la loro visione di gioco, tutto il bagaglio di esperienza conseguito nei due - tre anni all’accademia si rivela molto utile nella loro carriera professionistica. Ne sono esempio i campioni che hanno calcato i campi del Fernand Sastre tra cui: Thierry Henry, Nicolas Anelka, Hatem Ben Arfa, Abou Diaby, William Gallas, Louis Saha e molti altri.
I provini per accedere a Clairefontaine hanno solitamente un tasso tecnico molto elevato nonostante la giovane età dei partecipanti, solitamente vengono presi 50 – 60 ragazzi e ragazze l’anno su circa 350 candidati (circa 2/3 maschi), ma essere ammessi rappresenta un enorme possibilità per la carriera dei giocatori.

Fonti: Wikipedia, canal+, ESPN, FFF

lunedì 3 maggio 2010

Gael Kakuta



Nome: Gael Kakuta
Data di nascita: 21 Giugno 1991, Lille
Nazionalità: Francia
Altezza: 172 cm
Piede preferito: Sinistro
Squadra: Fc Chelsea – Premier League
Ruolo: Ala Sinistra – Seconda punta
Valore: 1.000.000 €

Balzato agli onori della cronaca nell’estate del 2007 per il suo passaggio al Chelsea, che spinse la sua ex squadra il Lens a rivolgersi alla Camera di risoluzione delle controversie della Fifa per delle irregolarità. Il Tribunale nel settembre 2009 diede ragione ai francesi obbligando il giocatore a pagare una multa di 780.000 € più 4 mesi di squalifica, e il Chelsea a versare 130.000 € a titolo di indennizzo. La sentenza fu però ribaltata in appello il 5 febbraio 2010 dove vennero revocati sia gli indennizzi sia la squalifica al giocatore.
Al suo arrivo in Inghilterra il giovane Gael venne inserito nella formazione under 18 dimostrando subito il suo grandissimo talento, giocando 24 partite e mettendo a segno 12 reti venne nominato Academy player of the Year dai membri del club londinese.
Lo stesso anno si mise in mostra nella nazionale Francese under 17 nei campionati Europei di categoria dove contribuì al raggiungimento della finale poi persa contro la Spagna, attualmente è membro fisso dell’attacco transalpino under 19.
Il 21 novembre 2009 debutta in campionato contro il Wolverhampton, giocando 30 minuti di grande intensità e meritandosi a più riprese gli applausi del pubblico. Al termine di quella partita il tecnico Carlo Ancelotti disse di lui: “E’ un vero talento, un grande talento, è molto giovane ma è il momento giusto per farlo esordire, perché si allena bene. Non ho mai visto un giovane della sua età cosi forte”.
Nonostante l’età ha sicuramente doti fuori dall’ordinario, si notano subito la grande tecnica, l’abilità nel controllo di palla e i numeri da giocoleria degni di un Ronaldinho dei bei tempi, sebbene molte volte sembri rallentare la manovra ha una capacità di dribbling che gli consente di smarcarsi anche di tre avversari la volta unita a una grandissima velocità.
Il paragone con Ronaldinho non è del tutto inadeguato, sembra quasi di rivederlo giovanissimo ai tempi del PSG, inoltre la posizione in campo, ala sinistra, è la medesima.
Quest’anno ha collezionato 4 presenze con la squadra A, numeri destinati ad alzarsi la prossima stagione, anche se pare più plausibile una cessione in prestito per permettergli di giocare con continuità.
Concludendo bisogna notare che il ragazzo ha le doti e la possibilità di arrivare molto in alto nella sua carriera, purtroppo sarà praticamente impossibile vederlo nel nostro campionato poiché il Chelsea ha tutte le intenzioni di “blindarlo” per gli anni a venire, a tal proposito girano indiscrezioni riguardo un suo imminente rinnovo con annessa clausola rescissoria a cifre elevatissime.







Fonti: Wikipedia, ecalcioblog.it, chelseaac.com

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