mercoledì 31 ottobre 2012

Berbatov e la mafia bulgara



In un'intervista pubblicata dalla rivista statunitense GQ nel 2011, il difensore centrale del Manchester United Rio Ferdinand si è lasciato andare ad una provocazione su Dimitar Berbatov, all'epoca suo compagno nei Red Devils prima del trasferimento di quest'estate al Fulham. Ferdinand ha detto che l'attaccante bulgaro sarebbe perfetto per impersonare un boss mafioso, nel caso si realizzasse il Padrino parte IV, sull'onda della celebre trilogia che racconta la mafia siciliana negli Stati Uniti degli anni '40. Quella del centrale inglese è ovviamente una battuta ma non sappiamo quanto volutamente questa affermazione possa andare ad incastrarsi con la vita da soap opera di questo bomber che nella propria carriera, alla voce "crimine organizzato", non può rimanere indifferente.

Corre l'anno 1999 e Dimitar Berbatov appena maggiorenne sta terminando la sessione di allenamento con il suo club, il CSKA Sofia, che lo aveva acquistato un anno prima dalla piccola formazione del Pirin Blagoevgrad. Il ragazzino, che in seguito sarebbe diventato uno degli attaccanti più prolifici d'Europa, viene avvicinato da tre scagnozzi che lo prelevano e lo portano via. Il giovane attaccante è il prospetto più interessante del campionato ed è nel taccuino di tutte le squadre più importanti, in particolare del patron del Levski Kjustendil. Fin qui, nulla di male, semplici interessi di mercato per un talento indiscutibile,  non fosse che il massimo dirigente della squadra è Georgi Iliev, violento boss mafioso bulgaro che per convincere un campione a giocare per i propri colori non utilizza ingaggi milionari bensì la violenza e l'intimidazione. Berbatov viene letteralmente rapito dagli uomini di Iliev che minaccia di gambizzarlo qualora non avesse firmato per il suo club. La vicenda ha breve durata, Berbatov poco prima del rapimento era riuscito ad avvisare il padre e la madre che a loro volta avevano preso contatti con il presidente del CSKA Ilia Pavlov, altro personaggio piuttosto ambiguo. Iliev sapeva che il giocatore sarebbe stato liberato in qualche modo e allora decide di lasciarlo andare lasciando la vicenda in segreto per anni. Questa storia è raccontata in un libro, Berbatov - His life and His struggle, del giornalista bulgaro Rumen Iliev (nessuna parentela con l'efferato Georgi), pubblicato in Inghilterra nel 2008.


La vicenda, come detto, si era chiusa con il rilascio della giovane promessa senza conseguenze, poco importa che Ilia Pavlov sia stato ucciso da un cecchino nel 2003, stessa sorte toccata al boss Georgi Iliev due anni più tardi. Questa però non è la sola vicenda che vede Berbatov incontrare la malavita, nel 2009 è protagonista di un'altra strana situazione e in questo caso non centra nulla il talento bensì, come spesso accade, una bella donna. C'è un proverbio che dice: "donna e fuoco toccali poco", soprattutto se la donna in questione è una celebre Playmate bulgara, Nikoleta Lozanova, splendida e provocante modella con una vera passione per i calciatori (ora è sposata con l'attaccante del Verona Valeri Bojinov), ma al tempo moglie di Georgi Stoilov, potente boss mafioso noto con il soprannome "The Head". Berbatov è sempre stato uno dalle idee poco chiare, lo dimostrano le vicende di mercato più recenti, vedi la bagarre tra Juventus e Fiorentina con l'incredibile ulteriore colpo di scena della firma con il Fulham, oppure quella volta che era giunto a Manchester per firmare con il City per poi dire all'autista di fermarsi un attimo nella sede dello United. La stessa indecisione si ripercuote nella vita del calciatore anche in materia di gentil sesso. Nonostante la relazione con la bella Elena Shtilianov che in seguito sposerà e gli regalerà un bebè, si rende protagonista di alcune scappatelle, quelle che in Inghilterra chiamano "cheating", condite da SMS piccanti proprio a Nikoleta Lozanova che sembra non disprezzare affatto l'interesse dell'ennesima celebrità in calzoncini. Tutto bene finché i messaggi non giungono malauguratamente sotto gli occhi di "The Head" che prende male la questione, fortunatamente non malissimo, e risponde a Berbatov con un messaggio molto chiaro: "Stalle lontano, lo dico per il tuo bene". Ecco che Dimitar abbandona senza troppi dubbi qualsiasi idea adulterina.

Un anno dopo le minacce continuano e si estendono anche alla sorte della moglie Elena e della loro figlia Dea, nata da poco. Il Manchester United gestisce bene la faccenda, anche le voci che vedono Berbatov implicato in degli accordi con dei malavitosi ai quali avrebbe pagato ingenti somme di denaro per mantenere la famiglia al sicuro. Negli anni recenti queste problematiche sono andate ad affievolirsi e sembra che la situazione sia più tranquilla per un ragazzo che ha dimostrato di riuscire a cacciarsi sempre nei guai. Il giocatore oggi fa parlare di sé solamente, si fa per dire, nei voltafaccia dell'ultimo minuto in sede di mercato, tra voli presi e mai arrivati. Non ci sorprenderemmo se prossimamente si renderà protagonista di qualche altra vicenda "curiosa" o di qualche altro inghippo nella firma con il suo prossimo club, in quel caso la "Berbatov story" potrebbe diventare oggetto di una nuova rubrica. Alla prossima puntata.



lunedì 29 ottobre 2012

Ezequiel Cirigliano

Nome: Ezequiel Cirigliano
Data di nascita: 24 Gennaio 1992, Buonos Aires
Nazionalità: Argentina, con passaporto italiano
Altezza: 1,72 cm
Piede preferito: Destro
Squadra: River Plate, Torneo Apertura (Argentina)
Ruolo: Mediano Valore: 4.500.000 Euro





L'incubo Primera B Nacional per il prestigioso River Plate è stato affrontato nel migliore dei modi da Matìas Almeyda, capace di riportare la squadra nella massima serie argentina in appena un anno. Dietro il lavoro svolto dall'ex centrocampista di Udinese, Lazio e Parma c'è una grande fase di crescita dei tantissimi talenti che le giovanili producono annualmente. Per esempio Lucas Ocampos, ora al Monaco di Ranieri, ma forse anche di più, Ezequiel Cirigliano, nuovo enfant prodige di cui parleremo oggi.

Adrian Ezequiel Cirigliano nasce a Buons Aires il 24 Gennaio 1992 e entra ben presto nelle giovanili del River Plate, nelle quali è uno dei punti di forza. L'esordio in prima squara arriva il 12 Aprile 2010 nel pareggio contro l'Atletico Tucuman, quando i capitolini erano allenati da Astrada. Ma solo nella stagione successiva, quella in Primera B Nacional con Almeyda, Cirigliano trova la sua piena maturazione e diventa titolare, rubando il posto non ancora 20enne a giocatori sicuramente più esperti come Ledesma, da anni nel club. Il centrocampista argentino è fondamentale per la risalita in Primera Division e le sue ottime prestazioni suscitano gli interessamenti di Inter, Roma, Lazio e Napoli, ma anche Manchester United e Manchester City che inutilmente hanno provato ad acquistarlo in estate, visto che la dirigenza del club argentino ha provveduto a rinnovare il contratto a Cirigliano fino al 2015 con una clausola rescissoria fissata a 15 milioni di euro. Per il momento può contare ben 21 presenze con il River Plate, tra Apertura e Clausura e campionato cadetto, oltre ad essere diventato il terzo capitano della squadra. Ha il passaporto comunitario, grazie alle origini italiane. Ha già fatto parte delle nazionali giovanili, due presenze con l'Under-17 e ben 11 presenze, condita da un gol contro la Corea del Nord il 5 Agosto 2011 con l'Under-20. Negli ultimi tempi, però, il ct della nazionale maggiore Sabella lo sta visionando attentemente e non è da escludere una convocazione entro i primi mesi del 2013.

Ezequiel Cirigliano è il classico mediano davanti alla difesa bravissimo nel rubar palla e nell'impostazione iniziale del gioco. Grazie alla sua bassa statura è un giocatore molto bravo nell'anticipo, capace di leggere con grande intelligenza lo sviluppo del gioco. E' un grande lottatore, ma tecnicamente è molto dotato, per questo fa quasi da faro per la squadra con la sua buona visione di gioco. In Argentina lo paragonano a Javier Mascherano del Barcellona e Cirigliano effettivamente ha il fisico, la caparbietà nel recuperare i palloni e la personalità del fuoriclasse dei blaugrana. Probabilmente è più dotato tecnicamente, un po' come Biglia e Gago, ma ne deve fare di strada per raggiungere i livelli di Mascherano. Le doti non gli mancano e la personalità nemmeno.



venerdì 26 ottobre 2012

Bruno Martins Indi

Nome: Bruno Martins Indi
Data di nascita: 8 febbraio 1992, Barreiro
Nazionalità: Olanda
Altezza: 1, 84 m
Piede preferito: Sinistro
Squadra: Feyenoord - Eredivisie
Ruolo: Difensore Centrale
Valore: 3.000.000 €




Portogallo e Olanda rappresentano due tradizioni calcistiche votate al gioco offensivo anche se negli ultimi anni stanno crescendo talenti anche in difesa. Uno dei giocatori più interessanti del panorama attuale è di origine portoghese ma si sta facendo conoscere al grande pubblico attraverso il calcio olandese ma soprattutto difendendo i colori della nazionale dei Paesi Bassi. Parliamo di Bruno Martins Indi, centrale in ascesa del Feyenoord e della nuova Olanda di van Gaal.

Martins Indi nasce a Barreiro nel distretto di Setubal in Portogallo anche se la famiglia è della Guinea Bissau. Dopo appena tre mesi si trasferisce in Olanda, a Rotterdam, guadagnando la cittadinanza olandese e cominciando a giocare a pallone a 8 anni nello Spartan '20, piccola squadra della grande città dell'Olanda meridionale. A 13 anni viene notato dai bravissimi dirigenti della squadra più prestigiosa del territorio, il Feyenoord, che lo porta nella propria academy e comincia a coltivarne pazientemente il talento, di pari passo al suo ottimo sviluppo fisico e atletico. Quando il ragazzo compie la maggiore età è in rampa di lancio già da alcuni mesi per il debutto nella massima serie olandese, infatti il 22 agosto 2010 arriva l'esordio nel pareggio esterno contro l'Heracles (1-1). Nella stagione del debutto (2010/2011) il giovane centrale disputa la bellezza di 15 presenze condite dalla prima rete tra i professionisti (in goal nel 6-1 contro il Willem II). Nonostante l'interesse di molte importanti società il Feyenoord tiene a freno l'entusiasmo del giovane che nella stagione successiva parte con una leggera e prevedibile flessione dopo gli exploit dell'esordio. Dopo un primo mese di panchina si riprende il posto che gli compete al centro della difesa e disputa un'ottima annata: 29 incontri con una rete al VVV-Venlo il 22 gennaio 2012. La stagione attuale è la più importante per il giocatore originario di Barreiro perché si sta consacrando nel proprio campionato e sta trovando spazio nella nazionale maggiore. In precedenza aveva transitato in Under 17 (2 partite), era diventato un pilastro dell'Under 19 (16 presenze e una rete) ed aveva avuto qualche calo in Under 21 (4 incontri). Sotto la guida di van Gaal l'esordio arriva il 15 agosto 2012 nella sfortunata amichevole persa dai tulipani 4-2 contro il Belgio (solo un tempo per lui). Quando però i punti iniziano a contare, ecco che arrivano le grandi prestazioni del ragazzo che segna una rete nel 1- 4 contro l'Ungheria nelle qualificazioni a Brasile 2014 e si ripete con una seconda marcatura nella vittoria per 1- 4 contro la Romania. Ad ora ha collezionato 5 presenze e 2 reti con la selezione orange mentre con il club ha preso parte da titolare in 9 incontri di campionato (una rete).

Bruno Martins Indi è un centrale difensivo molto rapido e forte fisicamente. E' dotato di buona tecnica individuale e di un grande sinistro che unito alla velocità gli consente di destreggiarsi bene anche nel ruolo di terzino mancino. Ha un buon senso dell'anticipo e sa mantenere bene la posizione ma deve migliorare molto in marcatura che in campionati di spessore come quello inglese, tedesco o italiano è fondamentale. Nonostante la recente vena realizzativa non ha grandissime qualità di inserimento anche se recentemente sta sfruttando di più in fase offensive le sue caratteristiche atletiche che vedono nella grande esplosività l'elemento di spicco. E' un difensore moderno in quanto possiede le qualità tecniche per agire anche in fase di costruzione della manovra.

A lui si era avvicinato il Milan quando il giovane aveva appena compiuto 18 anni anche se poi la dirigenza rossonera non era totalmente convinta dell'operazione. Ora Braida sembra di tutt'altra intenzione, per lui e Strootman era volato in Romania nella recente vittoria dell'Olanda nelle qualificazioni mondiali. Il DS milanista però deve fronteggiare un'agguerrita concorrenza in quanto Juventus ma soprattutto l'Inter sono rimaste piacevolmente colpite dalla crescita del ragazzo che sarebbe l'ideale nella difesa a 3 di Conte e Stramaccioni. Non bastassero le big italiane sul ragazzo di colore c'è anche mezza Premier oltre che un fortissimo interessamento del Benfica. Quest'annata sarà l'ultima di Martins Indi in patria e la prossima stagione rispecchierà un banco di prova importante per uno dei difensori più promettenti della classe 92.




 

mercoledì 24 ottobre 2012

Il calcio alle Paraolimpiadi

Si è chiusa il 9 settembre la XIV edizione estiva dei Giochi Paraolimpici, che si tengono ufficialmente dal 1960 e seguono le Olimpiadi per gli atleti normodotati. Come in ogni Olimpiade che si rispetti sono scese in campo le varie rappresentative Nazionali del gioco più noto del mondo, il calcio.
La particolarità che ha colpito gli appassionati del "classico" pallone è stata la grande difficoltà che ovviamente questi alteti devono superare per poter giocare lo sport più semplice del mondo. Ed in questo si vede la grande universalità del gioco che unisce ogni tipo di persone grazie al divertimento e allo spirito di unione.

Le specialità calcistiche alle Paraolimpiadi sono due:

-Calcio a 7-un-lato
-Calcio a 5-un-lato

andiamo ad analizzare le varie differenze.


Calcio a 7-un-lato

Il calcio a 7 fa parte del programma paraolimpico dall'edizione di Los Angeles del 1984, questa particolare modalità non è giocata nel nostro Paese. Le regole sono le stesse adottate dagli atleti normodotati ed i giocatori in campo hanno diversi tipi di disabilità, le principali sono le lesioni cerebrali.

Non viene utilizzata la regola del fuorigioco e le rimesse laterali possono essere battute ad una mano, facendo però rotolare il pallone per terra e non lanciandolo. Queste sono le uniche differenze a livello regolamentare.
Le partite sono divise in due tempi da 30 minuti, con un intervallo di 15 minuti. In campo i giocatori sono divisi in diverse classi di disabilità, così da rendere le squadre quanto più equilibrate possibili. I vari livelli sono:

-C5 - E' il livello più alto di disabilità e comprende giocatori che hanno difficoltà nel camminare, ma che riescono a stare in piedi ed a calciare il pallone senza fatica
-C6 - Riguarda gli atleti con difficoltà di coordinazione agli arti superiori, soprattutto quando corrono
-C7 - Comprende gli atleti affetti da emiplegia, ovvero un deficit motorio causato da una lesione cerebrale dovuto solitamente al danneggiamento del 1° motoneurone che trasporta gli input motori al midollo spinale.
-C8 - Categoria di atleti con disabilità minori

Le regole citano che ogni squadra è tenuta a schierare in campo un giocatore di classe C5 o C6 per tutta la partita, e si possono schierare un massimo di due calciatori di classe C8 per volta.


Calcio a 5-un-lato

Il calcio a 5-un-lato è un ulteriore variante che riguarda unicamernte gli atleti con disabilità di tipo visive, ipovisione e cecità. Si gioca secondo le regole della FIFA con opportune variazioni di carattere tecnico.
Questa particolare disciplina è gestita dall'International Blind Sports Association (IBSA);  fondata a Parigi nel 1981.

Il campo di gioco è delle misure standard del calcio a 5, ovvero lunghezza compresa tra i 38 e i 42 metri e una larghezza tra i 18 e i 22 metri. Il rettangolo di gioco è circondato lateralmente da sponde in policarbonato alte 130 centimetri in modo da non avere le rimesse laterali, ma solo rimesse dal fondo.
La vera particolarità sta nel pallone, opportunamente modificato così da emettere un segnale acustico per essere individuato.
Le squadre inoltre possono servirsi di guide vedenti posizionate a bordocampo insieme all'allenatore in modo da guidare i giocatori.

Le partite hanno una durate di 25 minuti per tempo intervallati da una pausa di 10 minuti. Le squadre sono chiaramente formate da cinque giocatori, portiere compreso, che può essere anche un vedente, purchè non sia stato un tesserato FIFA per i cinque anni precedenti. Gli altri giocatori sono tutti bendati, così che non ci possano essere vantaggi di sorta tra gli ipovedenti e gli affetti da cecità totale.

Le competizioni si dividono in due categorie, che si differenziano in base al grado di disabilità degli atleti:

-Categoria B1 - riservata agli atleti che non percepiscono in alcun modo la luce, o che la percepiscono ma non sono in grado di riconoscere la forma di una mano da alcuna distanza o direzione. I portieri invece possono essere di categoria B2, B3 o vedenti.

-Categori B2/3 - vi possono giocare giocatori che riconoscono la forma di una mano e di vedere con un parametro di 2/60 (due sessantesimi) o inferiore e il cui campo visivo sia inferiore ai 5 gradi (B2), sia atleti che possono vedere chiaramente con un parametro che varia tra i 2/60 e i 6/60, con un campo visivo superiore ai 5 gradi ma inferiore ai 20 gradi (B3).

In campo devono essere presenti almeno due giocatori di categoria B2 per squadra.

Questa particolare specialità è molto diffusa in Sudamerica, soprattutto in Brasile dove esiste un campionato di questa categoria sin dal 1980.
Nel nostro continente è sbarcato nel 1986 in Spagna, mentre gli altri campionato europei e americani sono nati nel 1997, seguiti dalla prima edizione della Coppa del Mondo giocata nel 1998. Dal 2004 fa parte del programma paraolimpico.

In Italia si era diffusa una particolare variante ispirata più al calciotto. Solamente dal 2000 il nostro Paese si è uniformato agli altri standard passando ai cinque giocatori ed utilizzando i campi appositi.
Sotto la Federazione, FISPIC, sio gioca il Campionato italiano, la Coppa italia e la Supercoppa italiana.


Negli ultimi anni le Paraolimpiadi stanno avendo sempre più seguito mediatico, avendo superato con successo lo scoglio della "novità" mediatica. Questa manifestazione è una sponsorizzazione giusta e differente per lo sport che amiamo tanto, e negli ultimi anni soprattutto nel nostro Paese c'è sempre più bisogno di un lato "pulito" e di una facciata completamente nuova per il mondo del pallone.




Un testimonial d'onore, David Beckham, prova il calcio a 5-un-lato

martedì 23 ottobre 2012

RISULTATI 7° GIORNATA CAMPIONATO PRIMAVERA




7 Giornata – Risultati GIRONE A

Genoa – Juventus 2 a 2
Marcatori: Said 37' pt (r) (GE), Velocci 10 st (GE), Padovan 40’/49’ st (JU)
Fiorentina – Grosseto 5 a 0
Marcatori: Ashong 14' pt, Della Rocca 39' pt, Gulin A. 1' st, Capezzi 17' st, Zohore 22' st
Novara – Sampdoria 2 a 1
Marcatori: Maggio 10' pt (NO), Manconi 25' pt (NO), Juan Antonio 43' pt (SA)
Parma – Empoli 1 a 2
Marcatori: Sarr 27' pt (PA), Tempesti 34' pt (EM), Frugoli 36' st (EM)
Pro Vercelli – Cagliari 1 a 0
Marcatori: Armato 36' st
Spezia – Livorno 1 a 0
Marcatori: Brondi 34' st
Torino - Siena 1 a 1
Marcatori: Diop 14' st (TO), Manes 15' st (SI)

Fatica ancora la Juventus che non va oltre il 2 a 2 contro la capolista Genoa che si porta in vantaggio per 2 a 0 ma nel secondo tempo non riesce a tenere i 3 punti e si fa pareggiare da una splendida doppietta di Padovan. Goleada della Fiorentina che infila per ben cinque volte il portiere del Grosseto; sicuramente una partita a senso unico. Ottima vittoria dell’Empoli che vince in trasferta in casa del Parma e si porta nelle zone alte della classifica. I Ducali invece stanno facendo i conti con una classifica che comincia a scottare in quanto sono ancora fermi all’ultima posizione in classifica.


CLASSIFICA:

Girone A Punti Giocate V N P
Genoa 16 6 5 1 0
Fiorentina 16 7 5 1 1
Empoli 15 7 5 0 2
Torino 13 7 3 4 0
Novara 13 7 4 1 2
Spezia 9 7 3 0 4
Pro Vercelli 9 7 3 0 4
Juventus 8 6 2 2 2
Siena 8 7 2 2 3
Cagliari 7 6 2 1 3
Sampdoria 5 7 1 2 4
Livorno 5 7 1 2 4
Grosseto 5 7 1 2 4
Parma 3 6 1 0 5


Top 3 - Marcatori del Girone:
- Ahmed Said (Genoa) 6
- Diego Frugoli (Empoli) 5
- Michele Chelo (Cagliari) 4


7 Giornata – Risultati GIRONE B

Bologna – Cittadella 2 a 1
Marcatori: Benatti  22' pt (BO), Baggio 26' st (r) (CI), Veratti 45' st (BO)
Brescia – Chievo 0 a 2
Marcatori: Zerbo 3' pt, Fochesato 20' st
Verona – Inter 1 a 1
Marcatori: Del Piero 7' pt (IN), De Vita 43' pt (VR)
Milan – Padova 2 a 0
Marcatori: Ganz 23' pt (r), Petagna 46' st
Sassuolo – Atalanta 0 a 2
Marcatori: Olausson 32' pt, Mangni 41' st
Udinese – Cesena 1 a 0
Marcatori: Zielinski 9' st
Varese – Modena 2 a 1
Marcatori: Tripoli 45' pt (VA), Romano 13' st (VA), Oliomarini 21' st (MO)

Si ferma l’Inter di Bernazzani che non va altre il pareggio in casa di un buon Verona che pareggia un goal di Del Piero all’inizio del primo tempo. L’inter però mantiene salda la prima posizione in Campionato ancora con una partita da recuperare.
Si rialza il Milan che continua a inseguire le posizioni alte della classifica; due a zero in casa contro un buon Varese che non riesce però a mettere in difficoltà i rossoneri.
Grande partita invece dell’atalanta sempre più rivelazione di questo campionato con i suoi talenti; un 2 a zero anche loro con goal firmati da Olausson e Mangini.

CLASSIFICA:

Girone B Punti Giocate V N P
Inter 15 5 5 0 0
Atalanta 15 6 5 0 1
Chievo Verona 12 6 4 0 2
Bologna 10 6 3 1 2
Cittadella 9 5 3 0 2
Sassuolo 9 6 3 0 3
Milan 9 6 3 0 3
Cesena 7 6 2 1 3
Varese 7 6 2 1 3
Padova 6 6 1 3 2
Modena 6 6 2 0 4
Brescia 4 5 1 1 3
Udinese 4 5 1 1 3
Hellas Verona 3 6 1 0 5


Top 3 - Marcatori di Girone:
- Guido Gomez (Sassuolo) 7 reti
- Luca Veratti (Bologna) 5 reti
- Andrea Petagna (Milan) 4 reti



7 Giornata – GIRONE C

Ascoli – Reggina 2 a 1
Marcatori: Marini 15' st (AS), Louzada 30' st (PA), Gragnoli 35' st (AS)
Napoli – Catania 2 a 0
Marcatori: Insigne 1' st, Ambra 7' st (aut)
Crotone – Vicenza (nd)
Palermo – Juve Stabia 0 a 0
Pescara – Ternana 1 a 0
Marcatori: Camilli 27' pt
Roma – Bari 4 a 0
Marcatori: Carboni 4' st, Bumba 10' st, Somma 20' st, Minicucci 45' st
Lanciano – Lazio 0 a 3
Marcatori: Tira Catalin 27' pt, Cataldi 30' pt, Silvagni 40' st

Continuano a macinare punti le due grandi del girone, Napoli e Lazio, dove la prima vince per due a zero in casa contro un buon Catania mentre i biancolesti infliggono un tre a zero in casa del Lanciano che fatica sul piano tecnico e qualitativo rispetto alle altre. Grande prova della Roma che in casa segna ben quattro reti ad un Bari poco incisivo che si arrende però solo nel secondo tempo.
La Ternana non riesce ad uscire dall’ultima posizione della classifica, infatti perde di misura a Pescara con un goal a metà del primo tempo; sicuramente in casa rossoverde ci sarà da lavorare.


CLASSIFICA:

Girone C Punti Giocate V N P
Napoli 15 6 5 0 1
Lazio 14 6 4 2 0
Roma 13 6 4 1 1
Juve Stabia 13 7 3 4 0
Palermo 12 7 3 3 1
Pescara 10 7 3 1 3
Reggina 9 7 3 0 4
Ascoli 8 7 2 2 3
Catania 7 6 1 4 1
Vicenza 6 6 1 3 2
Crotone 6 6 2 0 4
Bari 6 7 1 3 3
Virtus Lanciano 4 7 1 1 5
Ternana 3 7 1 0 6


Top 3 - Marcatori del Girone:
- Roberto Insigne (Napoli) 8 reti
- Antonio Rozzi (Lazio) 4 reti
- Ambrogio Sorriso (Juve Stabia) 4 reti

lunedì 22 ottobre 2012

Arkadiusz Milik

Nome: Arkadiusz Milik
Data di nascita: 28 febbraio 1994, Tychy
Nazionalità: Polonia
Altezza: 1, 89 m
Piede preferito: Sinistro
Squadra: Gornik Zabrze - Ekstraklasa
Ruolo: Attaccante centrale
Valore: 1.500.000 €




Se negli ultimi anni il Belgio sembrava essere sul punto di rappresentare la nuova frontiera europea dei talenti, ora è la Polonia la nazione che promette di diventare la terra da "razziare" per le squadre europee alla ricerca di grandi talenti a prezzi abbordabili. La nuova generazione polacca, fiorita principalmente con il grande e giovane Borussia delle ultime stagioni (Piszeck, Kuba e Lewandowski), sta mostrando progressi considerevoli, sebbene all' Europeo la compagine di Smuda non abbia mostrato una fase difensiva accettabile rispetto ad un attacco fra i più pericolosi in circolazione. Il talento che vi presentiamo oggi potrebbe raccogliere la pesante eredità del bomber Lewandowski, non solo in nazionale, anche se possiamo dire che questo ragazzo sta bruciando le tappe ad una velocità impressionante. Stiamo parlando di Arkadiusz Milik, punta centrale del Gornik Zabrze che risiede ai vertici dell'attuale campionato polacco.

Arkadiusz Milik nasce a Tychy, distretto industriale della Seslia nel sud della Polonia. A 6 anni entra a far parte della scuola calcio del Katowice, militante ora in seconda divisione (al tempo in terza) e vicino alla sua città natale. Per la squadra nero-verde rappresenta il giocatore più promettente tanto che ad appena 15 anni viene aggregato alla prima squadra mentre l'esordio ufficiale tra i professionisti risale alla stagione 2010/2011 ad appena 16 anni. Chiude la stagione con la grandissima media di 4 reti in 10 presenze. La stagione successiva firma un contratto di 5 anni con il Gornik Zabrze e viene da subito lanciato in prima squadra nella massima serie polacca. Il debutto ufficiale avviene il 31 luglio 2011 a 17 anni, 5 mesi e 3 giorni nel pareggio esterno contro il Slask Wroclaw (1-1, suo l'assist del momentaneo vantaggio). Le prime reti arrivano il 1 aprile 2012 nella doppietta che sancisce la vittoria interna contro il Korona Kielce. Terminerà la stagione con 4 reti in 24 presenze (2 assist e squadra ottava in campionato). Dopo essere stato invitato ad uno stage con il Tottenham che nonostante le ottime prestazioni non ha concluso il suo acquisto, viene aggregato ad una formazione giovanile del Legia Varsavia per disputare un'amichevole con la Sambonifaciese ma nonostante la grande vittoria per 4-1 (una bella rete proprio di Milik), le squadre italiane non affondano il colpo con il Gornik. Tornato alla base il ragazzo si appresta a disputare un'altra stagione con la maglia rosso-blu ed ecco l'esplosione in patria con un debutto stagionale con i fiocchi: sono 7 reti in 9 presenze ufficiali tra campionato e coppa fino ad ora. Le prestazioni del giovane attaccante non sono rimaste inosservate e il nuovo C.t della Polonia Fornalik lo ha voluto per l'amichevole contro il Sudafrica del 12 ottobre 2012 (vittoria per 1-0 ed esordio ufficiale). Ad ora il ragazzo ha all'attivo 2 presenze con la nazionale maggiore mentre in passato ha vestito tutte le selezioni giovanili del suo Paese: una presenza e una rete con l'Under 17, una presenza in Under 18, 7 presenze e 5 reti in Under 19 e 2 presenze con l'Under 21.

Milik è una prima punta moderna che abbina al fisico un'ottima tecnica di base. E' un attaccante letale in area di rigore e sa muoversi lungo tutto il perimetro del reparto offensivo. E' veloce palla al piede e incredibile nella protezione della sfera (nonostante la poca esperienza) con colpi da vero fuoriclasse in prospettiva. Buono il colpo di testa, da migliorare decisamente il destro. Come prevedibile deve ampliare tutto il bagaglio tecnico e atletico, il calcio che conta schiera ben altre difese, ma siamo in presenza di un potenziale bomber da big perché è uno dei pochi alla sua età ad essere una punta completa. Somiglia in maniera impressionante a Lewandowski anche se crediamo possa diventare molto più forte del connazionale se fatto crescere al meglio e con pazienza. D

Su di lui si sono inevitabilmente lanciate moltissime squadre, le più attente al panorama giovanile. Il Borussia e lo Stoccarda sono le formazioni più agguerrite in Bundesliga mentre in Italia la Juventus, l'Inter ma soprattutto l'Udinese sono in procinto di concretizzare l'interesse mostrato in questi mesi. Occhio alla Premier, campionato che da sempre attira prepotentemente talenti di questo calibro e con queste caratteristiche (le big d'Oltremanica sono sempre in agguato). Il suo ex allenatore Mogilany (Katowice), lo descrive come un ragazzo con la testa sulle spalle e che potrebbe fare grande strada. Se una big italiana decide di investire su di lui farebbe un grande colpo.





venerdì 19 ottobre 2012

Muralha

Nome: Luiz Philipe Lima de Oliveira
Data di nascita: 21 gennaio 1993, Rio de Janeiro
Nazionalità: Brasile
Altezza: 173cm
Piede preferito: Destro
Squadra: CR Flamengo - Brasilerao Serie A
Ruolo: Mediano, centrocampista centrale
Valore: 750.000€




Storicamente il calcio giovanile brasiliano è legato ai promettenti talenti offensivi che sforna senza sosta. Non bisogna però dimenticare i grandi difensori e portieri cresciuti in Brasile, che hanno in seguito fatto molto bene anche nel diverso calcio europeo. Uno dei ruoli più affinati dal calcio brasiliano è quello del mediano, schermo davanti la difesa, calciatore solitamente molto apprezzato in Europa per la doppia caratteristica difensiva e di regia. Un prospetto che sta iniziando ad affermarsi nella massima serie brasiliana è Luiz Philipe de Oliveira, meglio conosciuto come Muralha.

Luiz nasce nel gennaio del 1993 a Rio de Janeiro, città poeticamente nominata da alcuni come il luogo dove "risiede l'anima del calcio". Inizia a giocare, in un club, nel 2008 nel Vasco de Gama, società storica verdeoro che nello stesso ruolo di Muralha ha cresciuto e fatto conoscere al mondo Carlos Dunga. Milita per un anno e mezzo circa nel settore giovanile bianconero quando a gennaio 2010 passa al Flamengo, altra società storica di Rio che non necessita presentazioni. Gioca un 'intera stagione (ricordiamo che in sudamerica le stagioni sportive vanno da gennaio a novembre circa) nel settore giovanile rubronegro e sul finire del 2010 viene convocato per alcune sedute di allenamento con la prima squadra. Inizia la stagione 2011 nuovamente con le giovanili, ma all'avvio del Brasilerao (inizi di maggio) viene nuovamente convocato per la prima squadra, arrivando al debutto ufficiale il 25 giugno 2011 nella partita casalinga contro l'Atletico Mineiro. In quest'occasione, con soli dieci minuti a disposizione, mette a referto un assist per Deivid che realizza il 3-1 parziale (saranno 4 i gol del Flamengo al termine dell'incontro). Torna a giocare con il settore giovanile dopo questa presenza, ma continua ad allenarsi con la prima squadra. Ad inizio agosto è nuovamente in campo nella difficile trasferta in casa del Cruzeiro e tre giorni dopo ha la possibiltà di giocare un intero tempo contro il Coritiba. Da allora al termine della stagione avrà sempre più minuti a disposizione, arrivando a conquistare anche una maglia da titolare nelle sfide contro Fluminense, Cruzeiro e Atletico Goianense. Chiude la sua prima stagione da professionista con 13 presenze e 3 assist.
La stagione successiva riprende agli stessi ritmi fin dal Campionato Carioca (campionato statale che precede l'inizio del Brasilerao e va da gennaio ad aprile). All'inizio del Brasilerao fa un po di panchina e gioca qualche scampolo di partita. Cala un po il suo livello di coinvolgimento rispetto alla precedetne stagione, ma torna titolare nelle ultime due partite fin qui giocate nei difficili incontri in casa del Coritiba e del Santos. Nonostante le due sconfitte del Flamengo, Muralha, si rende autore di due buone prestazioni che potrebbe fargli riguadgnare la fiducia del mister da qui a fine stagione. Durante la stagione 2011 arriva anche il debutto nella massima competizione sudamericana per club: la Copa Libertadores. Qui realizza 6 presenze, giocando i preliminari e tutte le partite del girone.

Muralha è un centrocampista centrale, classico volante brasiliano davanti la difesa. Bravissimo in fase di interdizione, è abile anche nelle ripartenze palla al piede ma deve migliorare nell'anticipo. Tecnicamente è molto valido con grandi margini di miglioramento, mantiene bene la posizione in campo ma il calcio brasiliano è uno dei più lontani dal calcio europeo. Pur non essendo molto alto è molto forte fisicamente.

Quest'estate (2012) è stato vicinissimo all'Udinese che aveva fatto un'offerta ufficiale al Flamengo di 2 milioni di euro nell'operazione che ha portato in Friuli il mediano Willians. Il centrocampista ha declinato pur ringraziando i Pozzo, ha preferito rimanere in Brasile per affermarsi prima in patria. Su di lui continua ad esserci il club friulano ma deve fronteggiare la forte concorrenza di molti club tedeschi, Bayer Leverkusen in testa. A gennaio potrebbero esserci dei passi concreti verso un suo acquisto, magari lasciandolo fino a fine stagione ai rossoneri di Rio. Si consiglia il passaggio graduale al calcio europeo attraverso una squadra di medio livello per farlo crescere senza troppe pressioni.



mercoledì 17 ottobre 2012

Farina: quando l'onestà non gioca ma ripaga


E' davvero incredibile come dopo un certo numero di anni l'Italia debba passare alla storia per qualche scandalo sportivo. Anche l'estate trascorsa da poco sarà ricordata come uno dei momenti più bui della storia del calcio italiano. Tante le similitudini con Moggiopoli, ma soprattutto la vigilia di un torneo internazionale per nazionali che l'Italia ha saputo affrontare nel migliore dei modi. Questa volta però non è arrivata la vittoria, come nel 2006, unica differenza di un'estate scandalo e, almeno personalmente, davvero ripugnante. Ovviamente stiamo parlando dell'ormai celeberrimo Scommessopoli, scandalo che ha colpito il calcio italiano e che ha visto coinvolti giocatori, dirigenti e società di Serie A, Serie B, Lega Pro e Lega Nazionale Dilettanti, con l'accusa nei confronti degli indagati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.

Il tutto ha avuto origine il 1 Giugno 2011 quando l'indagine della Procura di Cremona, nell'ambito dell'inchiesta Last Bet, quando iniziarono i numerosi provvedimenti per custodia cautelare, grazie alle informazioni fornite dall'operatore austriaco SKS365 Group, azienda privata specializzata nei campi della comunicazione. Nell'indagine sportiva condotta dal Procuratore Federale Stefano Palazzi furono deferiti alla Commissione Disciplinare della Federcalcio 26 tesserati e 18 società, chi per illecito sportivo, chi per violazione del divieto di scommettere per i tesserati. I più importanti sicuramente Doni, Signori e Bettarini. Dopo le prime condanne, tra una moltitudine di penalizzazioni, multe e squalifiche, ci fu una seconda tranche, questa volta sulla base di informazioni provenienti da Singapore, in particolare grazie alle dichiarazioni di Wilson Raj Perumal, cittadino di Singapore arrestato in Finlandia. L'organizzazione sarebbe stata gestita da Eng See Tan detto "Dan", il quale, secondo un'inchiesta, continua indisturbato a truccare partite in tutto il mondo. Si aggravarono le situazioni di Doni e Signori, oltre a colpire anche Masiello e Cassano (portiere del Piacenza, non Antonio). Ed ecco che veniamo allo scandalo di quest'estate. Infatti, il 28 Maggio 2012 una nuova ondata di provvedimenti restrittivi colpì il mondo del calcio alla vigilia dell'Europeo in Polonia e Ucraina. Anche questa volta i nomi erano davvero importanti: da Conte a Criscito, passando per Bonucci, Pepe, Mauri, Milanetto e Ranocchia. L'accusa per tutti gli indagati era sempre quella di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ed alla frode sportiva. Durante i processi si registrarono clamorosi dietrofront e colpi di scena che hanno ridicolizzato ancora di più il calcio italiano, incapace di giungere a delle conclusioni più rapide e soprattutto che non generino situazioni di ambiguità.  

Ma in questo panorama davvero vergognoso, ecco l'eroe, colui che apre le nuvole per lasciar passare un po' di luce. Un tal di nome Simone Farina. Cresciuto nelle giovanili della Roma, con un passato al Catania e al Cittadella, Farina è, ma ormai dovremmo dire era, un terzino sinistro che aveva trovato la sua piena maturazione nel Gubbio, con il quale può contare addirittura 105 presenze, condite da 2 gol. Molti si stanno chiedendo cosa c'entra questo personaggio con lo scandalo calcioscommesse. Ebbene, è molto semplice. Infatti, nel Dicembre del 2011 si scopre che Farina mesi prima rifiutò ben 200 mila euro da spartire con altri tre compagni (cica 50 mila euro a testa, un po' più dell'ammontare dell'ingaggio annuo del terzino) proposto dall'ex compagno delle giovanili giallorosse, Alessandro Zamperini, che tra l'altro non sentiva da tempo, per truccare la partita con il Cesena, valida per il turno di Coppa Italia. Faruna invece ha denunciato il fatto, fondamentale avviando la seconda tranche di Last Bet. Un gesto di grande onestà per un calciatore professionista di livello basso, con tutto il rispetto, che avrebbe potuto racimolare un bel gruzzoletto (scusate la rima). Un gesto che dimostra la vittoria di certi valori etici-morali che sembrano molto lontani dal mondo del calcio e, più in generale, oserei aggiungere purtroppo, della società dei giorni d'oggi. Ovviamente il gesto di Farina non poteva che portare alle congratulazioni dei massimi organi sportivi, a cominciare dal Ct italiano Cesare Prandelli che ha provveduto a convocarlo (anche se specificando che non si trattava di una vera convocazione), insieme al "collega d'onestà" Pisacane, in uno stage a Coverciano. Poco dopo il presidente della FIFA Joseph Blatter ha provveduto ad invitarlo alla cerimonia del Pallone d'Oro, vinto per la terza volta da Lionel Messi, a Zurigo, dove tra l'altro è stato premiato con una targa, introdotta con i toni giusti: “Vorrei presentarvi questo giocatore che ha avuto il coraggio di dire no a chi voleva manipolare una partita e ha fatto scoprire una nuova rete criminale. Se tutti facessero così potremmo vedere un futuro migliore”. Il 26 Gennaio 2012 ha ricevuto il premio Fair-Play Cartellino Viola e il 6 Febbraio ha letto davanti a tantissimi giovani il Giuramento del Torneo di Viareggio. Ma a volte, purtroppo, l'onestà non ripaga come dovrebbe. Infatti, a fine stagione il Gubbio, nonostante le tantissime presenze, ha deciso di rescindergli il contratto per scelta tecnica. Nessuna squadra l'ha cercato, solo l'Ascoli, ma per un piccolo sondaggio. L'onestà che non gioca, quindi, che non ripaga... E, invece, no! Il nostro eroe è diventato "Mister Clean" a Birmingham. E' stato chiamato dall'Aston Villa per educare i giovani al Fair-Play. Molti direbbero che è stato un bel gesto, ma a 30 anni Farina chiede solo di poter continuare a giocare. Un gesto che dimostra che certi valori valgono più dei soldi, che certi valori valgono alcune importanti perdite. Nonostante tutto, nonostante gli manchi il calcio giocato, Simone Farina potrà sempre dire di essere stato un uomo, prima che un calciatore.





RISULTATI 6° GIORNATA CAMPIONATO PRIMAVERA


6 Giornata – Risultati GIRONE A

Empoli – Torino 0 a 1
Marcatori: Aramu 45’ st
Cagliari – Genoa (rinviata)
Grosseto – Pro Vercelli 0 a 1
Marcatori: Pontons Paz 15’ st
Juventus – Parma (rinviata)
Livorno – Novara 1 a 2
Marcatori: Manconi 43’ pt, Fernandes 5’ st (NO), Colombi 7’ st (r) (LI)
Sampdoria – Fiorentina 1 a 2
Marcatori: Bernardeschi 40’ pt, 35’ st (FI), Ghiglia 25’ st (SA)
Siena – Spezia 2 a 0
Marcatori: Canotto 26’ pt, 25’ st

Continua la serie positiva del Torino che porta a casa un altro risultato utile per non perdere il treno delle prime posizioni insieme alla Fiorentina che vince a Livorno dopo un 2 a 1 sudato. La capolista Genoa aspetta il recupero della partita insieme alla Juventus anch’essa impegnata in casa con il Parma. Vittoria di misura della Pro Vercelli che fuori casa vince un goal di Paz. Buona la prestazione del Siena che con un goal pr tempo chiude la pratica Spezia.



CLASSIFICA:

Girone A
Punti
Giocate
V
N
P
Genoa
15
5
5
0
0
Fiorentina
13
6
4
1
1
Torino
12
6
3
3
0
Empoli
12
6
4
0
2
Novara
10
6
3
1
2
Cagliari
7
5
2
1
2
Juventus
7
5
2
1
2
Siena
7
6
2
1
3
Spezia
6
6
2
0
4
Pro Vercelli
6
6
2
0
4
Sampdoria
5
6
1
2
3
Grosseto
5
6
1
2
3
Livorno
5
6
1
2
3
Parma
3
5
1
0
4



Top 3 - Marcatori del Girone:
- Ahmed Said (Genoa) 6
- Michele Chelo (Cagliari) 4
- Mattia Armu (Torino) 4



6° Giornata – Risultati GIRONE B

Brescia – Udinese (rinviata)
Cesena – Verona 3 a 1
Marcatori: Gravina 2’ pt, (CE) Arzamendia 14’ pt (VR), Gravina 18’ pt (CE), Sensi 39’ pt (CE)
Chievo – Sassuolo 4 a 3
Marcatori: Coulibaly 2' pt (CH), Gomez 30’ pt 31’ st (SA), Lodesani 1 st (SA), Da Silva 2’ st 5’ st (CH), Paruzza 25’ st (CH)
Inter – Cittadella (rinviata)
Modena – Bologna 1 a 2
Marcatori: Verratti 11’ pt (BO), Prandi 11’ st (MO), Ferrari 22’ st (BO)
Padova – Varese 0 a 0
Atalanta – Milan 3 a 0
Marcatori: Cais 10’ pt, Olausson 40’ pt, Mangni 25’ st (AT)

Anche in questo girone sono state rinviate due match tra cui la partita della capolista Inter impegnata in casa contro il Cittadella e lo scontro della bassa classifica tra Brescia e Udinese. Vittoria sofferta e sudata per il Chievo che sale a quota 12 punti e si portas in terza posizione; male il Milan che perde a Bergamo contro l’Atalanta con un netto 3 a 0. Sicuramente la scuola rossonera sta faticando in questo campionato dopo la perdita di molti elementi di spicco.

CLASSIFICA:

Girone B
Punti
Giocate
V
N
P
Inter
15
5
5
0
0
Atalanta
15
6
5
0
1
Chievo Verona
12
6
4
0
2
Bologna
10
6
3
1
2
Cittadella
9
5
3
0
2
Sassuolo
9
6
3
0
3
Milan
9
6
3
0
3
Cesena
7
6
2
1
3
Varese
7
6
2
1
3
Padova
6
6
1
3
2
Modena
6
6
2
0
4
Brescia
4
5
1
1
3
Udinese
4
5
1
1
3
Hellas Verona
3
6
1
0
5



Top 3 - Marcatori di Girone:
- Guido Gomez (Sassuolo) 7 reti
- Luca Forte (Inter) 4 reti
- Antonio Gravina (Cesena) 4 reti



6 Giornata – GIRONE C

Bari – Palermo 1 a 1
Marcatori: Giacomarro 45’ pt (PA), Albrizio 38’ st (BA)
Catania – Roma (rinviata)
Lazio – Napoli (rinviata)
Reggina – Crotone 3 a 1
Marcatori: Mariani 28’ st (RE), Maimone 34’ st, 43’ st(RE), De Marco 40’ st (CR)
Ternana – Lanciano 1 a 2
Marcatori: Piccirilli 31’ pt (LA), Taurino 41’ pt (TE), De Vincentis 22’ (LA)
Vicenza – Pescara 0 a 0
Juve Stabia - Ascoli 2 a 2
Marcatori: Gragnoli 16' st (AS), Festa 36' st 45’ st (JS), De Grazia 46' st (AS)

Buon pareggio per l’Ascoli in casa della Juve Stabia dove si decide il risultato tutto nel finale di gara; prima Festa porta in vantaggio la squadra campana ma dopo solo un minuto De Grazia pareggia al 46’esimo e fissa il risultato sul 2 a 2. Buona la prova di Maimone che sigla due reti nello scontro tra Reggina e Crotone con i calabresi vittoriosi per 3 a 1 sui rispettivi rivali. Rinviato il big match tra Lazio e Napoli.

CLASSIFICA:

Girone C
Punti
Giocate
V
N
P
Napoli
12
5
4
0
1
Juve Stabia
12
6
3
3
0
Lazio
11
5
3
2
0
Palermo
11
6
3
2
1
Roma
10
5
3
1
1
Reggina
9
6
3
0
3
Catania
7
5
1
4
0
Pescara
7
6
2
1
3
Vicenza
6
6
1
3
2
Crotone
6
6
2
0
4
Bari
6
6
1
3
2
Ascoli
5
6
1
2
3
Virtus Lanciano
4
6
1
1
4
Ternana
3
6
1
0
5



Top 3 - Marcatori del Girone:
- Roberto Insigne (Napoli) 7 reti
- Antonio Rozzi (Lazio) 4 reti
- Ambrogio Sorriso (Juve Stabia) 4 reti



Le scommesse sportive in Italia sono un fenomeno sempre più diffuso tra gli appassionati di sport


Punta sull'Udinese di Pawlowski su Bwin