sabato 5 maggio 2012

Tottenham Academy


Questo prestigioso club vanta nella sua bacheca la bellezza di 1 Coppa delle Coppe, 2 Coppe Uefa, 2 campionati inglesi, 8 FA Cup (in Inghilterra questo è un trofeo molto sentito, al pari del campionato), 4 Football League Cup, 7 Community Shield e 2 Football League Championship, la seconda serie inglese. Ha vinto la prima volta il campionato minore nel 1920, dopo una delle vicissitudini che ancora oggi tocca profondamente i tifosi del Tottenham. Henry Norris, imprenditore e politico di quegli anni, acquisì l’arsenal nel 1910 e individuò la zona dove costruire il nuovo stadio, Highbury. Purtroppo il posto prescelto era molto vicino alla sede del Tottenham che in tutti i modi si oppose, ma invano. Il campionato precedente si era concluso con Tottenham ultimo in First Division e Arsenal quinto in Second Divison. Si era deciso di aumentare il numero di partecipanti alla massima serie e nei precedenti allargamenti erano sempre state abbonate le retrocessioni. Ma quella volta andò diversamente. Norris aveva un profondo legame con l’allora presidente della lega e grazie a questo riuscì a far sua la promozione, relegando i bianco blu alla Second Division. L’anno successivo il Tottenham trovò la qualificazione vincendo il campionato. Da allora con l’Arsenal esiste una faida che ha fortemente caratterizzato tutti i loro incontri.



Il settore giovanile della squadra di White Hart Lane è uno dei più importanti di Inghilterra; nelle sue fila hanno visto crescere talenti come Sol Campbell, Peter Crouch, Ledley King, Chris Hughton attuale allenatore del Birmingham City e Stephen John "Steve" Perryman, vera e proprio bandiera del club con 665 presenze nella sola Premier. Negli ultimi tempi, in linea con la maggior parte delle squadre europee, il Tottenham sta cercando di migliorare sempre più nella ricerca,crescita e gestione dei giovani talenti. Per fare questo una rete di 35 osservatori visiona giocatori provenienti da tutto il mondo, tenendo ovviamente un occhio di riguardo per quelli inglesi. L’accademia è composta da circa 150 ragazzi di età compresa fra gli otto e i dieci anni, seguiti da uno staff di 30 persone qualificate. I ragazzi frequentano le lezioni presso lo stadio White Hart Lane in collaborazione con il London North College. L’educazione viene fornita su base individuale andando così a colmare le eventuali lacune e a migliorare gli aspetti dove gli studenti si sono dimostrati più carenti. Inoltre la società partecipa in primo grado all’istruzione verificando l’andamento con visite scolastiche regolari e discussioni con gli insegnanti. La permanenza all’accademia può essere messa in discussione se un giocatore giovane trasgredisce più volte le regole della scuola: ovvero assenze ingiustificate, violazioni dei compiti e comportamenti scorretti.



Il club propone e cerca di proporre estro, fluidità e calcio d’attacco. Questi sono i tratti fondamentali con cui la società si autodefinisce e questi sono anche i criteri che vengono considerati primari all’interno dell'apparato scouting. Così il Tottenham costruisce programmi d’allenamento personalizzati mirati a massimizzare i potenziali dei loro talenti; cercano di sviluppare ad ogni sessione il ritmo del giocatore, cercano di raggiungere risultati significativi negli ambiti tecnici, tattici fisici e psicologici ed infine cercano di sviluppare la personalità e la forza mentale di ogni atleta. Stati Uniti, Thailandia, Singapore, Islanda, Canada e Malesia sono i paesi in cui la squadra ha svolto programmi di accrescimento per i giocatori locali attraverso l’International Player Development Programme. Con queste iniziative il Tottenham lavora per migliorare il calcio in queste nazioni esportando le proprie esperienze nella gestione globale dello sport: educazione, alimentazione e ovviamente allenamento calcistico. E’ un'iniziativa davvero interessante, soprattutto per quanto riguarda gli Stati Uniti poiché siamo certi che a livello calcistico abbiano molto da dare e i consigli di una squadra del calibro del Tottenham possono essere certamente utili. Attualmente sia lo stadio che un centro di formazione sono in costruzione. I progetti sonno molto ambiziosi ma per non cadere nell’errore di affrettare i giudizzi è saggio aspettarne la realizzazione. Vedremo mancare un altro storico tempio del calcio come il White Hart Lane (costruito nel 1899 N.d.R.) ma sappiamo che uno stadio della capienza di 37 mila posti non è adatto ad una squadra come questa. Sembra che il Tottenham punti più sulla qualità che sulla quantità, costruendo un ambiente educativo rigoroso, modellato da regole ferree, come si richiede a società di quest'importanza.



Certamente questo è un ambiente adatto a coltivare giovani campioni e infatti la storia non mente. Tra coloro degni di nota spiccano, come detto nell'incipit:
Sol Campbell: impressionante difensore centrale alto 188 centimetri per 92 chili. Era insormontabile per gli attaccanti che gli si presentavano contro poiché era dotato oltre che della stazza anche di un senso della posizione importante. I tifosi del Tottenham non gli hanno mai perdonato l'essere passato all’acerrima nemica Arsenal.

Peter Crouch: attaccante rapace fortissimo di testa in virtù della sua altezza (201 cm). Attualmente in forze allo Stoke City, ha militato in molte altre squadre tra cui il Liverpool, con cui ha perso in finale di Champions nella stagione 2006-2007 contro il Milan (2-1).



Ledley King: difensore classe 1980 capace di giocare nel ruolo di centrale, suo prediletto, e anche di esterno o di centrocampista davanti alla difesa. Il problema alle ginocchia né ha fortemente limitato la carriera, infatti gli allenatori hanno sempre dosato il suo utilizzo. E’ l’attuale capitano dopo la partenza di Robbie Keane.

John "Steve" Perryman: è una vera e propria bandiera del club, avendoci giocato per la bellezza di 854 volte. Centrocampista duttile utilizzato in casi di estrema necessità come difensore, ha totalizzato una sola presenza per la nazionale inglese.



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