mercoledì 4 aprile 2012

Rangers will never die



Pochi giorni fa (il 25/03/2012 ndr) si è giocato lo storico "Old Firm", il derby di Glasgow, una della partite più sentite d'Europa e del mondo. Niente di anormale se ne giocano almeno due l'anno, ma questo incontro in particolare potrebbe passare alla storia: rischia infatti di essere l'ultimo Old Firm della storia a causa dell'ormai certo fallimento dei Rangers.

La crisi economica mondiale non è una novità, ed anche nel multimilionario mondo del calcio se ne sentono gli effetti tanto che l'UEFA ha deciso di porre un limite con il tanto discusso Fair Play finanziario. Per le società che giocano nei campionati minori sopravvivere è molto più complesso ed anche squadre dalle solide basi rischiano il crollo. Ciò che sta accadendo ai Rangers potrebbe diventare in un prossimo futuro una situazione purtroppo fin troppo comune.
Negli ultimi dieci anni la squadra protestante di Glasgow ha accumulato diversi milioni di debiti, tanto da essere messa in vendita la scorsa primavera quando è stata acquistata da Craig Wythe per la cifra simbolica di una sterlina. Il neo Presidente all'epoca dichiarò di essere pronto a versare diciotto milioni di sterline per coprire i debiti più urgenti, purtroppo però a causa di situazioni extra calcistiche tale cifra non venne mai versata ed il debito si accumulò.La situazione è crollata negli ultimi mesi quando la società si è vista costretta a chiedere l'amministrazione controllata al tribunale di Edinburgo per evitare il fallimento, subendo cosi anche dieci punti di penalizzazione in Campionato e dovendo di fatto abbandonare la lotta per il quarto titolo consecutivo. All'epoca il Presidente Wythe tentò di minimizzare il tutto dichiarando: "Oggi inizia un cammino verso la guarigione. I Rangers di Glasgow non spariranno, saremo sempre ad Ibrox. Ne verremo fuori, combatteremo più forti di prima". Purtroppo però la situazione è molto più grave del previsto, il tribunale ha fissato in data 31 marzo 2012 il termine ultimo per sanare i cento milioni di euro di debiti e da allora è partito il disperato tentativo di salvare il club. Diversi giocatori hanno deciso di decurtarsi lo stipendio, come ad esempio Naismith e Witthaker che hanno rinunciato al 75% dei loro compensi, o come la bandiera McCulloch che ha deciso di giocare a titolo gratuito. Alcuni giovani hanno deciso di rescindere il contratto, non solo per cercare lidi più sicuri, ma anche come gesto di solidarietà verso il personale della squadra con famiglia a carico che rischia di perdere il posto, come nel caso del giovane ventenne Gregg Wylde che spiega: "Ho rescisso il contratto per aiutare le persone che hanno famiglia, come lo staff che lavora nelle cucine. Non vado via, non ho altri club".
Purtroppo però tali misure non sono servite, il termine è scaduto, i debiti sono ancora presenti e non si è fatto avanti nessun investitore. Dopo 139 anni di storia, 54 titoli Nazionali, 33 Coppe di Scozia, 27 Coppe di Lega e 1 Coppa delle Coppe i Rangers Glasgow saranno sicuramente costretti a ripartire dalla Scottish Third Division, la quarta divisione, ovvero l'ultimo gradino del professionismo, ed inoltre saranno costretti a cambiare denominazione societaria rinunciando a tutta la loro storia.

Il fallimento dei Rangers non rischia però di colpire solamente i tifosi dei "The Gers", ma quelli dell'intera Scozia. Innanzitutto i Blues dovranno rinunciare chiaramente anche ai preliminari di Champions dell'anno prossimo conquistati grazie all'attuale secondo posto in campionato. Ciò rappresenta una perdita in termini di ranking per tutta la Premier League scozzese, ma il danno peggiore potrebbe arrivare dai mancati diritti tv. I Celtic hanno già dichiarato di pensare ad un possibile trasferimento in Premier League visto che nessuno vuole giocare un campionato senza rivali. Il campionato scozzese si troverebbe di colpo senza le sue due colonne portanti e rischierebbe così di vedere gli introiti diminuire di colpo visto che le televisioni perderebbero interesse verso la competizione.

I Rangers sono insieme ai Celtic la storia, le fondamenta, del campionato scozzese. Nascono nel 1872 dai fratelli Peter e Moses McNeil, da William McBeath e da Peter Campbell che gli diedero il nome di una nota squadra di Rugby inglese dell'epoca. Cinque anni dopo la fondazione vincono la prima Coppa di Scozia e nel 1890 è tra le società fondatrici del Campionato scozzese dove vincono il primo titolo della storia. Dal 1900 riescono a conquistare sette titoli in un ventennio con la vittoria del 1919 con 106 gol segnati in 46 incontri. Dopo quel titolo salì alla guida della squadra Bill Struth, vice allenatore in quel ventennio di vittorie, che divenne l'allenatore più vincente della storia dei Rangers con 18 titoli, 10 Coppe di Scozia e 2 Coppe di Lega e il record di 34 stagioni consecutive alla guida della squadra. Nel 1972 arriva il primo successo in campo Europeo grazie alla vittoria per 3-2 sulla Dinamo Mosca che vale la conquista della Coppa delle Coppe. Finale passata alla storia per l'invasione di campo di diecimila tifosi scozzesi ubriachi a un minuto dal fischio finale. Dopo un periodo di appannamento negli anni '80 i Rangers tornano alla vittoria sul finale del decennio conquistando 10 titoli in undici anni con 9 campionati consecutivi. Anche negli ultimi anni nonostante la crisi economica pressante i Blues hanno conquistato gli ultimi 3 titoli prima di sventolare la definitiva bandiera bianca questa stagione. Dalla nascita del Campionato scozzese i Rangers hanno vinto 53 volte il titolo in 114 edizioni conquistando così il record mondiale di vittorie in Campionati Nazionali. Detengono anche il record di Treble (7), ovvero Campionato, Coppa Nazionale e Coppa di Lega vinte in una singola stagione.

Come detto all'inizio il 25 marzo si è giocato quello che potrebbe essere l'ultimo Old Firm, la partita che è più che una semplice partita ma uno scontro di culture storicamente presente nel Regno Unito. I protestanti dei Rangers da sempre fedeli alla monarchia e alla corona di Sua Maestà contrapposti ai cattolici Celtic fondati da irredentisti irlandesi combattenti per l'indipendenza. Dalla fine dell'800 tale incontro ha via via sempre più perso il suo reale significato di scontro fra Irlanda e "Union Jack" ma ha conservato una rivalità socio-culturale che è presente in poche altre partite al mondo. Ad onor di cronaca l'ultimo derby di Glasgow è stato vinto dai Rangers che giocavano in casa nel suggestivo impianto di Ibrox, ed il culmine è arrivato quando tutto lo stadio ha intonato uno dei cori più belli dei "Blue Noses" e in questo caso speriamo anche profetico: "Our club will never die", il nostro club non morirà mai.

9 commenti:

  1. Mi avete fatto commuovere... che brividi!

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  2. Caro Rosario è stata proprio la stessa sensazione nel scriverla... Speriamo davvero che un club come questo non smetta di esistere!

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  3. Club come questi dovrebbero essere da esempio ad altri che vanno avanti a suon di milioni con gli Sceicchi senza mai avere un ideale, RANGER WILL NEVER DIE!

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  4. Un piccolo appunto: i Rangers sono la squadra protestante di Glasgow.
    Forza Gers

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  5. @Francesco Ricci...hai ragione, i Rangers e i Celtic non rappresentano solo due squadre di calcio ma sono le portabandiere di due movimenti socio-culturali che rappresentano le due facce di Glasgow. Purtroppo, almeno in questo caso solo i Rangers, la gestione poco oculata delle risorse ha portato a tutto questo. Ci auguriamo anche noi che i Gers non muoiano mai!!

    @Francesco Maria...abbiamo corretto la piccola disattenzione nella parte centrale. Sul finale avevamo già riportato la corretta dicitura di squadra protestante di Glasgow. Grazie per averci fatto notare la disattenzione e Forza Gers!

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  6. Ehhh dovevano metterci Doni o qualcuno dei nostri, li vedevi che sanavao fuori tutto a colpi di autogol e calcio scommesse!

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  7. Bellissimo articolo complimenti!

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  8. Ragazzi una notizia davvero importante:

    Sono arrivate quattro offerte per rilevare il club scozzese dei Glasgow Rangers, in amministrazione controllata per via dei problemi finanziari della società. Secondo la stampa britannica tra gli acquirenti in corsa ci sarebbe il consorzio Blue Knights, guidato dall'ex dirigente Paul Murray.

    Da calciomercato.com

    Forse non falliscono i Rangers. Sarebbe un vero miracolo!

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  9. Grazie Rosario per l'importante informazione che hai dato a tutti i lettori di ProssimiCampioni. Speriamo davvero si possano salvare!

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