mercoledì 2 maggio 2012

I.C.F. Intercity Firm


Negli ultimi anni, soprattutto in Italia, il fenomeno Hooligans sembra attenuarsi. Gli scontri tra tifoserie sono in netto calo rispetto a fine anni 90 e primi 2000 però nella maggior parte dei casi siamo ancora ostaggio di frange di tifoserie violente che nulla hanno a che vedere con il calcio. Non meno di due domeniche fa abbiamo assistito ad uno spettacolo a dir poco paradossale; allo stadio Marassi di Genova si svolgeva la partita tra la squadra padrona di casa, il Genoa e la squadra del Siena. Dopo il quarto goal da parte senese è scoppiata una rivolta da parte di una frangia estrema genoana che in primo luogo ha fatto fermare la partita e poi  ha“trattato” con giocatori e dirigenti societari la resa della propria squadra invitandoli a levarsi la maglia ed uscire dal campo perché “non degni” di indossare quei colori. Scene al limite della cinematografia, difficilmente replicabili in qualsiasi altro campionato di alto livello come il nostro.



Oggi vogliamo portarvi indietro di qualche anno, e per la precisione nel 1974, a West Ham, un distretto nel borough londinese Newham, da qui nasce l’InterCity Firm. In Inghilterra in quel periodo il problema Hooligans era molto accentuato e le tifoserie ogni domenica cercavano continuamente il “contatto” per scontrarsi e dar vita a risse furibonde. C’era una squadra dell’est Londra in particolare che si rese fautrice di un gruppo che tutt’ora è ricordato come uno dei gruppi più temuti tra le tifoserie inglesi, il West Ham United. Durante gli anni '70 uno degli obiettivi delle tifoserie hooligans era occupare o comunque cercare di entrare nella curva della squadra rivale, dimostrando quindi superiorità a livello di gruppo ultras. Durante le trasferte, alle tifoserie erano dedicati dei treni speciale per raggiungere gli stadi ma per eludere i controlli delle forze dell’ordine i tifosi più facinorosi cominciarono a usare i treni InterCity. Alcuni di questi salirono su treni regionali sin dalle prime ore del mattino per andare agli incontri calcistici, mischiandosi quindi con i pendolari che andavano a lavoro. La Firm del West Ham nacque dunque dall’uso di questi mezzi che portò anche all’abbandono per molti dell’uso di sciarpe e indumenti inerenti alla propria squadra a discapito di un abbigliamento “casual”, proprio per non essere riconosciuti durante le trasferte.



La prima apparizione vera e propria dell’ICF la troviamo durante il match tra Aston Villa e West Ham, dove un gruppo di circa 50 tifosi del West Ham entrarono di nascosto nella curva dei tifosi del Villa per poi, a pochi minuti dell’inizio del match, farsi riconoscere e cantare: “«Noi siamo I… InterCity, siamo C… cattivi e combattiamo, siamo F…forti e fanatici… siamo I.C.F.!». Si scatenò un panico generale con gente che si riversava in campo e gli ultras dell’Aston Villa, una volta riconosciuti i rivali, che provavano a caricare quel gruppo di 50 ragazzi che si erano racchiusi in un angolo alto della curva, cercando di conseguenza di reggere l’ondata di tifosi alla carica. Tutti ragazzi giovani dai 15 ai 18 anni che però all’arrivo della polizia vennero scortati fuori dalla curva e portati nel loro settore anche perché uno di questi dopo esser stato fermato, dichiarò di aver sbagliato curva e settore, visti anche i colori sociali simili. Alla fine della partita al ritorno nella stazione di Euston, si presentarono davanti all’ICF un muro di 100/150 tifosi ed acerrimi rivali della squadra del Millwall FC. Lo scontro fu acceso e i tifosi del West Ham li misero in fuga; così il primo giorno, la ICF si “presentò” ai suoi “vecchi” della curva, ai tifosi del Villa ed agli acerrimi rivali del Millwall. C’erano molte bande all’interno della curva del West Ham ma riunirsi sotto il nome di ICF per molti significava avere un grande valore. Tra gli anni 70 ed 80 ci furono violentissimi scontri tra firm Inglesi, ma l’ICF del West Ham si distingueva dalle altre. Terminatone uno vittorioso con una tifoseria, l’ICF era solita lasciare un biglietto da visita dove c’era scritto: “Congratulations, You Have Just Met the ICF (Congratulazioni, hai appena incontrato l'ICF). Da ricordare sempre gli acerrimi rivali della squadra del Millwall dove per anni si sono susseguiti pesanti scontri anche in campo, l’ultimo proprio nel 2009 quando durante il derby di coppa di lega ci furono battaglie fuori dallo stadio ed invasioni di campo con anche un accoltellato e molti feriti. Il derby dell’est di Londra non si è mai fermato.



Negli anni si sono susseguiti film e documentari sulle firm Inglesi e sui problemi degli scontri tra tifoserie. L’apice fu la strage dell’Heysel del 1985, dove morirono trentanove persone e più di 600 feriti per un “take an end” (termine indicato per occupare la curva) dove i tifosi del Liverpool entrarono nel settore ospiti della Juventus. La UEFA dopo quell’episodio escluse le squadre Inglesi dalle competizioni europee visti anche i precedenti per quando riguarda il problema stadi (tra cui la strage di Bradford dove crollò il tetto dello stadio per un incendio in cui morirono 56 persone). Nel 1986 in Inghilterra furono introdotte nuove leggi per i tifosi facinorosi e nel 1989 dopo la tragedia di Hillsborough, dove morirono 96 persone schiacciate e soffocate, furono introdotte nuove leggi per la ristrutturazione degli stadi. La storia dell’ICF è stata ispirata alla pellicola del film “Hooligans” del 2005 mentre per chi volesse approfondire il tema, v’invitiamo a leggere il libro di Cass Pennant uno dei leader dell’ICF; “Congratulazioni, hai appena incontrato la ICF (West Ham United), Milano, Baldini & Castoldi, 2004”.






4 commenti:

  1. Interessante ma è davvero qualcosa di eccessivo quello che fanno questi ragazzi. Lo sport è sport e perde il proprio valore attraverso questa violenza. Lo dice un padre di famiglia che andava sempre in curva per la Dea bergamasca.

    RispondiElimina
  2. Il problema Hooligans in Inghilterra in parte è stato debellato, in Italia il problema "tifoserie violente" no. Non ci sono leggi adatte, in Inghilterra puoi essere messo in carcere anche per un insulto verso una persona all'interno dello stadio. E' sicuramente esagerata come cosa ma vuol far capire come alle volte con delle leggi giuste si possano cambiare veramente alcune cose. Gli Hooligans sono peggio dei nostri Ultras però noi in Italia li lasciamo ugualmente comandare.

    RispondiElimina
  3. Aguante los hooligans loco! fuerza West Ham

    RispondiElimina
  4. I'm forever blowing bubbles, pretty bubbles in the air!

    RispondiElimina


Le scommesse sportive in Italia sono un fenomeno sempre più diffuso tra gli appassionati di sport


Punta sull'Udinese di Pawlowski su Bwin