mercoledì 9 maggio 2012

Il Subbuteo




Tutti gli appassionati di calcio conoscono il Subbuteo e in molti, almeno una volta, ci hanno giocato. Il Subbuteo è un gioco da tavolo nel quale viene prodotto in miniatura il gioco del calcio. La storia di questo giocattolo è piena di leggende, alcune non confermate.



Si narra che già nei primi anni '20 alcuni marinai inglesi, appassionati di calcio, portassero nei loro viaggi delle miniature di piombo, che dovevano somigliare ai calciatori, e giocassero con una pallina da Ping Pong. Ma il primo vero gioco da tavolo, storicamente datato, è quello creato da William Lane Keelings che diede forma ai calciatori con bottoni, costruì le porte con fili di ferro e con un gesso tracciò le linee di campo su una coperta militare. Introdusse anche il famoso “tocco a punta di dito”, producendo il gioco da tavolo, chiamato New Footy, fino al 1939. Ma solo negli anni '40 abbiamo la nascita ufficiale del Subbuteo, quando un ornitologo, Peter Adolph, nel 1947 riprese l'idea di Keelings, apportando poche ma sostanziali modifiche. Prima di tutto introdusse la plastica, poi sostituì le miniature in bottone con dei rilievi. Originariamente Adolph avrebbe voluto chiamare il gioco The Hobby, che in inglese significa passatempo, ma identifica anche un falco, il Lodaio Eurasiatico, conosciuto scientificamente come Falco Subbuteo. L'ufficio brevetti, infatti, negò la possibilità di registrare l'idea con The Hobby, perciò Adolph decise di prendere in prestito proprio il nome scientifico del falco, Subbuteo.


Il gioco ha avuto grande diffusione anche in Italia soprattutto durante gli anni settanta e ottanta. Nel corso degli anni '90 l'azienda produttrice del gioco, Subbuteo Sports Games Ltd, compagnia della Waddingtons Games, fu acquisita dall'azienda statunitense produttrice di giocattoli Hasbro la quale, però, nel 2000 interruppe la produzione del gioco considerandolo non più competitivo nei confronti dei nuovi videogiochi di argomento calcistico. La produzione del gioco è continuata, in Italia, fino al 2003 grazie ad una licenza concessa al distributore locale, la ditta Edilio Parodi, che ha inoltre creato una nuova versione del gioco da tavolo chiamata Zëugo, gioco in genovese. Il marchio Subbuteo è ricomparso ufficialmente in Italia nel 2009, grazie ad una collana edita dalla Fabbri Editori su licenza Hasbro e distribuita nelle edicole. In Italia esiste un movimento organizzato, detto Old Subbuteo, che tende a replicare il medesimo gioco degli anni '70 ed '80 utilizzando materiali dell'epoca oppure fedeli riproduzioni attuali.

Ecco le regole della Federazione Subbuteo:

I giocatori sono poggiati su una base semisferica bilanciata con un piombino che consente loro di essere colpiti con l'indice della mano destra, per potersi muovere lungo la superfìcie di gioco e toccare la palla. Il gioco si svolge su una superficie di forma rettangolare originariamente di panno verde di circa 140 X 91 cm, rappresentante un campo di calcio, che di norma viene fissata a un tavolo.

Norme di base - Per sanzionare se la palla o la miniatura hanno superato completamente una linea di gioco, l'arbitro dovrà vedere il verde del campo tra la palla o la miniatura e quella linea osservando il tutto direttamente dall'alto. Una miniatura imbrigliata o sdraiata non può avere il possesso della palla ed è considerata un oggetto neutrale. In occasione di calci d'angolo, tiri di punizione e rimesse laterali, l'attaccante può chiedere la distanza se qualche miniatura fosse collocata troppo vicina alla palla. Le distanze minime richieste tra la miniatura e la palla sono: 4 centimetri per il calcio di punizione e la rimessa laterale, 9 centimetri per il calcio d'angolo. Una miniatura può essere colpita da dietro, sulla sua base, con l'unghia del dito indice o medio. Un colpo è considerato effettuato se un giocatore tocca qualunque parte di qualunque miniatura.

Movimento illegale - Nessuno dei due giocatori può colpire una miniatura se non ha diritto di effettuare un colpo e se la miniatura è sdraiata o imbrigliata. In caso di infrazione ci sarà un calcio di punizione dal punto in cui è avvenuto il fallo descritto.

Tempo di gioco - La durata dell'incontro consiste in due periodi di gioco di 15 minuti ciascuno, con un intervallo non superiore ai 3 minuti. Nel caso di perdita di tempo o di interruzione per ritardo, l'arbitro lo farà recuperare.

Suddendeath - In una competizione individuale a eliminazione diretta, se il punteggio di un incontro è in pareggio alla fine del tempo regolamentare, sarà disputato un tempo supplementare di 10 minuti. L'incontro terminerà quando uno dei due giocatori avrà segnato.

Procedura per effettuare il calcio d'inizio - L'attaccante deve posizionare le sue miniature per primo, dopo non gli è consentito cambiare di nuovo la loro posizione.

L'attacco - Il possesso di palla resta all'attaccante a meno che la miniatura colpita abbia mancato la palla, la palla colpisca una miniatura ferma del difensore o il portiere avversario, sia assegnagto al difensore avversario una rimessa laterale o un calcio di punizione o un calcio d'angolo o una rimessa dal fondo o un calcio d'inizio o un calcio di rigore.

Rete - Una rete è realizzata se la palla ha completamente attraversato la linea di porta.

Portiere - Prima, durante e dopo il tiro, il portiere può esser tenuto in qualsiasi posizione desiderata per tentare di giocare o di salvare la palla all'interno della sua area, che non gli è consentito di oltrepassare.


La scatola base contiene generalmente solo gli accessori strettamente utili a disputare una partita, come un panno verde rappresentante il terreno di gioco, le porte, i palloni e due squadre generiche, la "squadra rossa" e la "squadra blu". Ma è possibile, grazie ai centinaia di accessori disponibili, trasformare il tavolo in un vero e proprio stadio, con tribune piene di spettatori, tabellone segnapunti, recinto per il campo, panchine, riflettori per "partite notturne", telecamere della paytv, miniature rappresentanti le tipiche figure presenti a bordo campo (raccattapalle, poliziotti, allenatore, riserve in tuta). Il Subbuteo è famoso anche per la vastissima disponibilità di squadre con maglie reali, sia nazionali che di club, dai nomi più usuali come Spagna, Italia, Brasile, Juventus, Milan e quelli unici come Falkirk e Jugoslavia. Questa ricchezza di materiale spinge gli appassionati al collezionismo e molti di essi sono, più che giocatori, collezionisti. Originariamente le divise dei calciatori erano dipinte a mano e molti giocatori le personalizzavano, aggiungendo numeri e particolari tipici delle casacche ufficiali; successivamente sono state messe in commercio squadre con figurini e divise intercambiabili e riproducenti le fattezze dei giocatori delle reali squadre di calcio.


A partire dai primi anni ’70, la Waddington, produttrice inglese del Subbuteo, organizzò delle competizioni internazionali dedicate al gioco. Il torneo, che diede avvio ad una lunga tradizione di competizioni internazionali, fu il 1º Campionato Mondiale Subbuteo, organizzato a Londra il 22 e il 23 agosto 1970. Dal 1970 fino al 1990, in concomitanza con i mondiali di calcio, la Waddington organizzò continuativamente i mondiali di Subbuteo, a cui si aggiunse, a partire dal 1980 e fino al 1992, anche il Campionato Europeo. Nel mondo numerosissime erano le federazioni nazionali di Subbuteo, diffuse non solo in Europa, ma anche negli Stati Uniti, in Canada e in Australia. Tutte le federazioni e associazioni nazionali di Subbuteo, facevano comunque capo alla FISA, Federation International Subbuteo Association. In Italia i tornei e le manifestazioni agonistiche furono organizzate prima dalla FICMS , Federazione Italiana Calcio in Miniatura Subbuteo, e successivamente dall’AICIMS, Associazione Italiana Calcio in Miniatura Subbuteo. Anche per quanto riguarda l’aspetto agonistico del gioco, fondamentale fu il ruolo di Edilio Parodi, importatore e distributore in Italia del gioco.
Negli anni d’oro i tornei di Subbuteo in Italia erano frequentissimi, ma il sogno dei subbuteisti italiani era indubbiamente partecipare e conquistare il Guerin Subbuteo. Il Guerin Subbuteo, organizzato per la prima volta nel 1978, è stato per quasi vent’anni la maggiore manifestazione di Subbuteo a carattere nazionale. Organizzato in collaborazione tra Parodi e il settimanale calcistico Guerin Sportivo, era aperto a tutti poiché si svolgeva attraverso una prima fase di selezione regionale e una fase finale di carattere nazionale, suddivisa nelle due categorie juniores e seniores. Di pari prestigio era anche il Campionato italiano, organizzato per la prima volta nel 1974.



Tutti i più grandi giocatori di Subbuteo italiani hanno almeno una volta iscritto il loro nome nell’albo d’oro di uno di questi tornei, o nell’albo d’oro del Torneo Primavera, storico torneo organizzato annualmente a Genova in occasione della Fiera campionaria. Tra i più forti giocatori bisogna certamente ricordare Stefano Beverini, Andrea Piccaluga, Edoardo Bellotto, Davide Massino, Mario Baglietto, ma soprattutto Renzo Frignani, il quale fu per ben sei volte vincitore del Guerin Subbuteo, ma fu soprattutto Campione del Mondo nel 1982 a Barcellona e Campione d’Europa due anni più tardi a Parigi. Ai club era invece destinata la Coppa Italia, organizzata dal 1977 al 1983, e poi sostituita dal 1984 con il Campionato Italiano Subbuteo per squadre di club, suddiviso in una serie A di carattere nazionale e una serie B di carattere regionale. Dopo i mondiali del 1990, svoltisi a Roma, e gli Europei tedeschi di Amburgo nel 1992, l’organizzazione agonistica del Subbuteo gestita dalla Waddington andò in crisi, generando un lento passaggio dei migliori giocatori verso laETF European Table Football, nonostante l’ultimo tentativo di organizzare negli Stati Uniti il 7° Mondiale di Subbuteo, in concomitanza con i mondiali di calcio di USA’94. Negli stessi anni, infatti, oltre ai tornei di Subbuteo, si era sviluppata una serie di manifestazioni di grande importanza organizzate dalla ETF, nella quale non era imposto l’uso esclusivo di materiale marchiato Subbuteo. Da questo movimento e dalla scissione della struttura agonistica del Subbuteo nacque l’attuale calcio da tavolo, che deriva ovviamente dal Subbuteo ma ne ha modificato i materiali e il regolamento, con l’intento di trasformare il gioco in una attività sportiva codificata e riconosciuta, che fa oggi riferimento alla FISCT, Federazione Italiana Sport Calcio da Tavolo, in Italia, e alla FISTF, Federation International Sports Table Soccer, a livello internazionale. Oltre al Mondiale, ogni nazione organizza un Gran Premio e due Open. Esistono poi quattro circuiti Major (in Italia, Belgio, Francia e Austria) che vanno a costituire il Grande Slam, e sono gli unici tornei che prevedono un premio in denaro. Ogni anno si tiene anche un Campionato europeo (ovvero la coppa dei Campioni), che è il torneo più importante. Vi accedono due squadre per nazione. Per l' Italia ne hanno diritto quelle che vincono campionato e coppa Italia. A livello nazionale, ogni regione ha un Gran Premio e tre Open. I primi 8 della classifica giocano poi un Master Nazionale, mentre i primi 11 a livello internazionale partecipano al Master Europeo.


6 commenti:

  1. Non gioco al Subbuteo da almeno 20 anni!
    Che bei tempi, con cose semplici ci divertivamo veramente!
    Complimenti per l'articolo.

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    1. Wij hebben dit spel nu weer helemaal in volle glorie laten herleven. Nu bezig met het in onze jeugd altijd al gewilde stadion! Best game ever!!

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  2. Quanti bei ricordi con il Subbuteo, mi avete fatto voglia di ritirarlo fuori!!

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  3. Ragazzi se c'è qualche appassionato vicino a Cremona, abbiamo un club iscritto alla Federazion. Tutte le info su www.scstradivari.altervista.org.

    Ciao

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  4. vedo i miei nipoti che giocano con una specie di subbuteo nuovo.che cosa e'.le basi sono piatte ed non riesco a giocare come la vecchia versione. Esiste ancora quella con i giocatori sulla mezza luna. E' possibile ancora reperire del materiale?

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  5. Si, il "classico" Subbuteo viene venduto ancora e si può tranquillamente trovare nei negozi di giocattoli ed è sempre lo stesso con i giocatori con la base a mezza luna come dici te.

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