Ogni anno i giocatori più forti d'Europa e del Mondo si affrontano nella corsa alla vittoria del Pallone d'Oro, il massimo riconoscimento individuale nel calcio. Vincere tale riconoscimento significa essere riconosciuto come il calciatore più forte della stagione, un sogno che qualsiasi calciatore professionista ovviamente insegue.
Il Pallone d'Oro fu istituito nel 1956 da France Football, rivista sportiva francese, e viene assegnato nel mese di Dicembre al giocatore che si è maggiormente distinto nell'anno solare. Fino al 1994 solo i giocatori europei potevano aspirare a tale riconoscimento, compresi gli oriundi. Dal 1995 la rivista ha deciso di eliminare questa distinzione e da quel momento in poi anche i giocatori extra-comunitari hanno potuto concorrere al premio. Per questo nella lista dei vincitori non appaiono giocatori del calibro di Pelè e Maradona. Un vero peccato, visto che i due citati, ma anche tanti altri, avrebbero sicuramente meritato di vincere tale riconoscimento.
La prima edizione la vinse l'inglese del Blackpool, Stanley Matthews, avendo la meglio su Alfredo Di Stefano e Raymond Kopa, entrambi del Real Madrid. Di Stefano, che ha militato pure nella nazionale colombiana e spagnola, vinse l'anno successivo ed è stato il primo a fare doppietta nel 1959. Fino al 1995 possiamo ricordare altri fuoriclasse assoluti che hanno vinto più volte il Pallone d'Oro: due edizioni a Franz Beckenbauer, Kevin Keegan, Karl Heinz Rummenigge fino; tre onorificenze a Johan Cruijff, Michel Platini e Marco Van Basten. Dopo la metà degli anni '90 non possiamo non citare il Fenomeno Ronaldo, con due premi in bacheca.
Fino al 2006 potevano concorrere solo i giocatori appartenenti all'UEFA per poi, dall'edizione successiva, eliminare questa ulteriore regola, grazie alla quale hanno potuto aspirare al trofeo tutti coloro che giocano in squadra appartenente alla federazione mondiale dei professionisti. Dal 2010 l'ultima modifica ha portato alla creazione del Pallone d'Oro FIFA, unione tra Pallone d'Oro e Fifa World Player.
Molto particolari sono i criteri di valutazione, descritti in maniera molto dettagliata nell'articolo 10 del regolamento. Prima di tutto l'insieme delle prestazioni individuali e di squadra nell'anno solare. Questo significa che se un giocatore magari realizza 100 gol ma la squadra per cui gioca non vince trofei né lotta per alti livelli allora sarà impossibile che possa vincere il Pallone d'Oro. Secondariamente il valore del giocatore, cioè il talento e il comportamento assunto in campo e fuori. Per questo un fuoriclasse assoluto come Zinedine Zidane, vincitore del trofeo nel 1998, si è classificato solo terzo nell'edizione del 2006 (la testata a Materazzi non poteva passare inosservata). Nel 2006 l'edizione è stata vinta da Fabio Cannavaro, terzo difensore premiato dopo Beckenbauer, che difensore puro non era, e Matthias Sammer nel 1996. Importante è anche la carriera, oltre al carisma e alla personalità del candidato. Purtroppo questo riconoscimento spesso viene dato prevalentemente a centrocampisti e attaccanti, penalizzando di fatto difensori e portieri. L'unico portiere che si fregia di tale onorificenza è stato Lev Yashin nel lontano 1963.
Negli ultimi tre anni ha vinto il fuoriclasse del Barcellona, Lionel Messi, che tra l'altro ha solo 25 anni e potrebbe superare anche il record di 3 riconoscimenti conquistati. Quest'anno il favorito è Cristiano Ronaldo, capace di portare alla vittoria della Liga spagnola il Real Madrid di Mourinho dopo tre anni di egemonia catalana anche se in molti sono convinti possa portarselo a casa ancora una volta la "Pulga"che viene riconosciuto come il più forte professionista in attività. Nella lista anche Iniesta, Xavi e Casillas, colonne della Spagna del triplete Euro 2008-Mondiale 2010-Euro 2012, oltre agli italiani Pirlo e Buffon, che probabilmente meriterebbero tale riconoscimento anche solo per la carriera fatta e i trofei vinti. L'Italia tra l'altro ha il record di squadre con più giocatori premiati del Pallone d'Oro.
Messi è il mio idolo per sempre!
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