mercoledì 14 novembre 2012

Le riforme della Serie B


In quest'ultimo periodo si sente sempre più spesso parlare di riforme nel mondo del pallone, soprattutto riguardo alle novità tecnologiche come la moviola in campo o il sensore di porta, per ovviare agli errori umani che vanno sempre più ad incidere contro gli svariati interessi economici, o magari ai cambiamenti di carattere sociale come le leggi sulla sicurezza negli stadi.
I cambiamenti più importanti ed interessanti stanno accadendo o arrivando nella serie cadetta italiana, Serie Bwin per motivi di sponsor, che si sta scrollando sempre più di dosso la caratteristica di "campionato inferiore" o "serie minore", affrontando i molti problemi del calcio con meno potere economico per fornire tutto ciò che viene richiesto ad un campionato ad alti livelli: spettacolo, equilibrio e buone infrastrutture.

Uno dei progetti principale è chiamato "B futura", ovvero una piattaforma per migliorare gli impianti. Non è un mistero il fatto che il campionato italiano sia uno dei più arretrati d'Europa alla voce stadi, e la volontà del Presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie B Andrea Abodi è proprio questa, recupare il tempo perduto negli impianti delle società, come da lui dichiarato alla presentazione del progetto "B futura": "Vogliamo proporre un modello di sviluppo infrastrutturale. Lo stadio è la casa del calcio, noi vogliamo dare l'opportunità ai club di agire attraverso una serie di iniziative che consentiranno alle società interessate di lavorare con la certezza, o quasi, del risultato fornendo certezze sul procedimento amministrativo, nel rapporto fra club ed enti locali, proponendo uno schema razionale, cioè dimensionato alla realtà, rispettoso dell'ambiente, tecnologicamente all'avanguardia e fondato su un business plan sostenibile e in grado di essere finanziato da risorse private".
Il confronto tra i principali campionati (con annesse serie cadette) europei ed il nostro è impietoso e negli anni avvenire senza cambiamenti la situazione non potrà che peggiorare. Le prime a pagarne le conseguenze sarebbero per forza di cose le serie minori, ed è proprio questo che il progetto "B Futura" vuole evitare, proponendo una rivalutazione della Serie B. Ad oggi sono già cinque i partner che hanno deciso di sostenere e puntare sul progetto "B Futura": Unioncamere (analisi del contesto territoriale); Anci, l'Associazione nazionale dei comuni italiani (definizione iter amministrativo); Ance, l'Associazione nazionale costruttori edili (progettazione preliminare delle diverse tipologie di infrastrutture); Finmeccanica (elaborazione di un modello per lo sviluppo di servizi integrati); Istituto per il credito sportivo (individuazione di strumenti di finanziamento e accesso al credito). Queste sono le basi per ridurre la distanza tra i principali campionati europei ed il nostro.

Uno dei nuovi progetti di riforma, che sta molto a cuore al Presidente Abodi, è l'introduzione del "Salary Cap" o tetto salariale. Un sistema di controllo delle spese sugli ingaggi utilizzato ed introdotto nei campionati statunitensi, non unicamente alla MLS. Questa novità va direttamente collegata alla campagna di riduzione dei costi che vedrebbe il passaggio della Serie B da 22 a 20 squadre entro il 2015, passando per le agevolazioni fiscali sui trasferimenti dei giovanissimi.
L'idea del tetto massimo salariale comporta una maggior spartizione di giocatori e di risorse economiche contribuendo così ad un maggior equilibrio. In questo modo si avrà una miglior gestione dei costi ed una più semplice pianificazione degli investimenti a lungo termine.

Questa non sono le uniche novità proposte dalla Lega B e dal suo Presdiente Andrea Abodi. Sono al vaglio molte novità come: gli assetti e i format della Lega; la legislazione nazionale ed europea e le norme interne; il conto economico e lo stato patrimoniale dei club; le infrastrutture materiali e immateriali; le politiche di marketing e i canali di distribuzione dei contenuti.
Queste idee sono valide e competitive, ma soprattutto permetterebbero alla Serie B di diventare un campionato all'avanguardia in tutto il panorama mondiale in termini di gestione delle risorse. Le idee di Abodi però spaziano oltre, ed è sua volontà coinvolgere l'AIC (Associazione italiana calciatori), l'AIAC (associazione italiana allenatori), la Lega Pro e tutte le federazioni che compongono il panorama calcistico italiano, Lega A compresa, in modo da poter garantire uniformità a tutto il calcio italiano.

Al vaglio tra le possibili novità c'è l'introduzione delle "Squadre B" nei campionati professionistici italiani, unicamente Lega B e Lega Pro. La discussione non è che agli inizi, ma promette molte difficoltà di attuazione, soprattutto visto il deciso diniego della Lega Pro all'iniziativa. Idea però molto cara ad Abodi che ne comprende tuttavia le problematiche, come dichiarato in un'intervista rilasciata a Tuttosport: "Non rispondo no a priori come hanno fatto altri perché secondo me è una posizione poco costruttiva, ma dico che bisognerebbe parlarne tutti insieme, come è logico fare quando si parla di riforme. C'è, per esempio, chi sta riformando il campionato di Lega Pro in modo autonomo senza considerare il fatto che si inserisce in un sistema più grande. In questi casi bisogna sedersi tutti intorno a un tavolo. E a quel punto si potrebbe parlare anche delle squadre riserve o delle seconde squadre, un'idea interessante."

Ad inizio anno è nato uno dei progetti più importanti ed interessanti nella gestione delle squadre: B Med. Si tratta di una piattaforma medico-sanitaria grazie alla quale le società affiliate potranno beneficiare di una serie di supporti nella gestione delle problematiche di natura sanitaria legate agli infortuni dei propri tesserati.
Il progetto nasce attraverso la collaborazione con quattro primarie strutture italiane, dislocate su gran parte del territorio:

Villa Stuart, con la sua divisione Sport Clinic, ha sede a Roma ed è un Centro medico di Eccellenza Fifa. E’ una struttura leader nel nostro Paese nel campo dell’ortopedia, diagnostica, fisioterapia, rieducazione sportiva e medicina dello sport con oltre mille calciatori professionisti operati negli ultimi 10 anni di attività;
Isokinetic è un centro medico riabilitativo con direzione centrale a Bologna e 130 operatori sanitari distribuiti nelle diverse sedi del gruppo a Roma, Torino, Milano, Verona e Rimini. Specialista nella riabilitazione ortopedica e sportiva cura 10mila pazienti l’anno fra cui molti giocatori professionisti;
Icom rappresenta la realtà osteopatica più grande d’Italia (fra le 3 d’Europa) con i suoi 42 ambulatori e oltre 1500 trattamenti al mese. Focalizzata sullo screening muscolo-scheletrico e in particolare posturale, porta anche un contributo rilevante al processo didattico e scientifico grazie alla propria scuola di Osteopatia, alla clinica Icom  di Cinisello Balsamo e alla collaborazione con l’Università Bicocca di Milano;
Lab3 si occupa di biomeccanica e medicina per lo sport, focalizzandosi sull’analisi della dinamica del movimento al fine di incrementare la performance sportiva dell’atleta e favorendo la cura di patologie oltre che il recupero da infortuni. Ha sede a Padova ed è un partner medico unico nel suo genere.

Diverse le attività e le prestazioni in convenzione che spaziano tra le analisi posturali, le diagnosi e la cura degli infortuni, arrivando all'intervento chirurgico ed alla successiva riabilitazione.

Queste sono le principali riforme che hanno visto o vedranno la luce in un prossimo futuro. Con un piano preciso e intelligente il nostro calcio potrà finalmente uniformarsi a quello dei principali campionati europei in termini di gestione delle risorse e delle infrastrutture. Una gestione nuova che porta una ventata di freschezza in un campionato, la nostra Serie B, che fino a poco tempo fa si trovava sull'orlo del baratro.
Sono già in molti ad auspicare un passaggio di Andrea Abodi e dei suoi collaboratori alla Lega di Serie A, ma è più che giusto concedergli il tempo di avviare i suoi progetti per la serie cadetta ed aspettare che vadeano la luce. Tutto ciò comunque lascia ben sperare per un calcio ed un campionato avulso ai cambiamenti come il nostro.



Fonti: seriebnews.com; Tuttosport; Il sole24ore; sport.libero.it.

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