mercoledì 13 ottobre 2010

Brevi riflessioni.. il Calcio


“I pomeriggi che ho passato a giocare a pallone sui prati di Caprara (giocavo anche sei-sette ore di seguito, ininterrottamente con gli amici) sono stati indubbiamente i più belli della mia vita”. Lo diceva con emozione Pier Paolo Pasolini durante le interviste che documentavano la vita di uno degli artisti italiani più importanti del XX secolo.
Il calcio è passione, uno strumento d'unione, può essere una componente fondamentale di quel sentimento fondato da un'alchimia di esperienze comuni e caratteri diversi chiamato amicizia. Il pallone permette l'aggregazione sociale e può veicolare valori importanti quali amicizia, solidarietà, educazione e spirito di squadra che sono fondamentali in una società globalizzata che tende a favorire rapporti telematici (Internet, cellulari) piuttosto che un vero e proprio contatto tra le persone.
Ecco che lo sport e soprattutto il calcio per noi diviene motivo di relazione, possibilità di stabilire legami più o meno profondi con le altre persone e si predispone a risolvere problemi significativi come la mancanza di integrazione razziale ed uno scarso sviluppo della socialità dell'individuo.
Il calcio fornisce un linguaggio comune attraverso il quale chiunque può condividere qualcosa di sé. E' un gioco internazionale che fonda il suo successo nella semplicità delle sue regole. Basta un pallone (a volte c'è chi è costretto ad inventarselo) ed il giardino di casa, il parco più vicino o la piazzetta del paese si trasformano nel terreno di sfida tra agonismo e divertimento generale.
Ciò che colpisce dello sviluppo di questa pratica sportiva è l'incredibile diffusione che nel corso degli anni ha accomunato un numero sempre maggiore di etnie differenti. La Fifa ha deciso di usufruire della potente forza comunicativa del “football” promuovendo campagne a favore del rispetto reciproco e della globalizzazione ma c'è anche chi nel piccolo (alcuni centri neuropsichiatrici) lo utilizza per scopi terapeutici. Il “pallone” è far gruppo, è condivisione, ma anche leggerezza, fantasia, autoironia.
Parliamo di questo cercando di evadere dalla violenza che in questi giorni macchia le pagine dello sport che più amiamo.

Diteci la vostra...
Un saluto a tutti i nostri lettori!

Si ringrazia il lettore Matteo L. che ci ha suggerito la tematica per la rubrica di oggi.

2 commenti:


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