venerdì 6 luglio 2012

Ibrahima Mbaye

Nome: Ibrahima Mbaye
Data di nascita: 19 novembre 1994, Guédiawaye
Nazionalità: Senegal
Altezza: 187cm
Piede preferito: Destro
Squadra: Fc Inter Primavera - Campionato italiano Primavera
Ruolo: Difensore centrale, terzino sinistro, mediano
Valore: 500.000€



L'Inter quest'anno ha dominato in varie competizioni e campionati del settore giovanile. La vittoria di maggior prestigio è avvenuta con la conquista della Next-Gen grazie agli ottimi talenti offensivi in rosa e ad una difesa solida e molto affidabile nonostante la giovane età. Uno degli elementi sul quale il giovane tecnico Stramaccioni ha costruito il reparto arretrato è Ibrahima Mbaye, da tutti chiamato Ibra, senegalese classe '94, con un biglietto da visita promosso da Josè Mourinho.

Ibrahima nasce a Guédiawaye, un piccolo sobborgo nella periferia di Dakar (capitale del Senagal), a due passi dalla spiaggia. Proprio di fronte al mare inizia a giocare a calcio con gli amici ed un pallone di fortuna prima di iniziare a calcare un campo da gioco. Il giovane Ibra gioca in alcune squadre della zona prima di essere notato nel 2009 da alcuni osservatori del club nerazzurro. Nel 2010 arriva in Italia ma per motivi burocratici non può essere messo sotto contratto dalla società meneghina. Il giovane infatti è ancora minorenne, ed i trasferimenti di minori extracomunitari sono estremamente complessi vista la necessità di portare la famiglia insieme al ragazzo e al provvedere alla sussistenzza della stessa fornendo lavoro ai genitori. Josè Mourinho, all'epoca sulla panchina nerazzurra, osserva il ragazzo diverse volte in allenamento e consiglia ripetutamente alla società di tesserarlo prima di perdere un giovane talento del suo calibro.
Il contratto arriva nel gennaio del 2011ed Ibra, all'epoca ancora centrocampista, gioca per sei mesi negli Allievi Nazionale. Durante questo periodo arretra la sua posizione in campo, passando prima da mediano davanti la difesa e finendo in seguito a giocare da difensore centrale. Il cambio di ruolo sembra adattarsi a pennello ed il giovane inizia ad esprimere al meglio tutte le sue capacità. Dopo soli sei mesi viene promosso nella Primavera appena affidata al nuovo tecnico appena giunto da Roma, Andrea Stramaccioni, che fin dal ritiro estivo decide di provare Ibra da terzino invece che da difensore centrale, in modo da permettergli di sfruttare all'occorrenza il suo strapotere fisico. Durante la prima parte di stagione in Primavera il giovane Ibra fatica a ritagliarsi spazio, vista anche la giovanissima età, ma pian piano conquista sempre più la fiducia di Stramaccioni che lo fa debuttare alla quarta giornata ed in seguito lo richiama alla decima. Da quella partita Ibra non lascerà più il campo praticamente. Si alterna con indifferenza su tutta la linea difensiva giocando da centrale, da terzino sinistro o destro senza problemi, e proprio la duttilità è la caratteristica che colpisce maggiormente Stramaccioni che plasma la difesa attorno a lui a seconda delle necessità. Trova il primo gol in campionato nel derby contro i pari età rossoneri, marcatura del momentaneo 1-0, e si ripete anche in Next-Gen durante i quarti di finale quando realizza il gol che vale la qualificazione contro lo Sporting Lisbona. Autore di un finale di stagione da protagonista, si distingue durante le fasi finali della Next-Gen fino alla finale contro l'Ajax giocata da titolare. In campionato contribuisce alla qualificazione dei suoi per le Final Eight di campionato dove ai quarti di finale si trovano contrapposti al Palermo che viene liquidato proprio grazie ad una sua doppietta. Vittoria in semifinale contro il Milan e vittoria finale contro la Lazio. Alla sua prima annata in Primavera Ibra conquista lo Scudetto e la Next-Generation Series.
Dall'avvento di Stramaccioni sulla panchina della prima squadra nerazzurra si è iniziato a parlare di quali giovani, protagonisti con lui della storica vittoria, sarebbero stati promossi nel team principale. Mbaye è stato convocato per il ritiro estivo e lo stesso Stramaccioni ha dichiarato che la prossima stagione non sarà difficile vederlo nel massimo campionato. Quasi sicuramente la sua non sarà una promozione a "tempo pieno" vista la giovane età e la possibilità di giocare ancora con la Primavera , ma sicuramente Ibra si farà notare in zona San Siro.

La prima cosa che colpisce di questo giovane è l'incredibile potenza fisica e altetica. Il fatto che sia solo un classe '94 rende sbalorditivo lo strapotere fisico che esercita. Alcuni suoi detrattori potrebbero affermare che in Primavera si è imposto proprio grazie alla sua potenza muscolare, ma chi conosce bene il ragazzo sa che non è così. Ibra nasce centrocampista centrale e negli anni in questa posizione ha affinato la tecnica e la visione di gioco. Le sue caratteristiche migliori però si notano in fase difensiva dove spicca per anticipo e senso della posizione. Stramaccioni per unire il meglio delle due posizioni ha deciso di spostarlo terzino e la mossa ha giovato sicuramente al giovane. Sulla fascia è libero di mostrare la sua potenza fisica e la notevola facilità di corsa insieme alla tecnica necessaria e alla cura della zona difensiva in fase di non possesso. Il giovane tecnico romano ha dimostrato molta lungimiranza nella scelta ed inoltre ha creato un autentico jolly offensivo che in un futuro non troppo lontano potrebbe fare la fortuna dell'Inter.

Il giovane Mbaye non ha mai giocato con nessuna rappresentativa del suo Paese natìo, ma questo è un fatto del tutto comune. Raramente Federazioni africane convocano giovani che hanno lasciato il Paese in tenera età (non scordiamo che Ibra è arrivato in Italia a quattordici anni) e nonostante il fatto che possano giocare in settori giovanili importanti gli vengono preferiti ragazzi che giocano ancora nelle squadre del luogo.

Dopo solo un anno di Primavera sono arrivate già molte richieste all'Inter riguardanti prestiti o tentativi di comproprietà per il giovane, ma la società ha già chiuso tutte le porte riguardo eventuali trasferimenti. La dirigenza crede in lui e soprattutto Stramaccioni credi in lui quindi quasi sicuramente non rientrerà in nessun affare estivo ed in questo senso l'Inter ha già mandato un chiaro segnale quando il suo nome è comparso sul sito della società alla voce "Prima Squadra". Probabilmente si deciderà riguardo una definitiva promozione solo dopo il ritiro estivo ma la volontà della dirigenza è chiara, puntare su Mabye ad occhi chiusi.

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