sabato 12 febbraio 2011

Concluso il sondaggio: "Chi è l'allenatore emergente 2010/2011 più interessante"? ... André Villas Boas


L'esito del sondaggio lanciato da ProssimiCampioni su chi sia l'allenatore emergente 2010/2011 più interessante, vede sulla vetta più alta del podio Luìs André Pina Cabral Villas Boas, noto semplicemente come André Villas Boas (34 anni).
L'allenatore del Porto sale sul gradino più alto del nostro podio che vede al secondo posto l'interessantissimo Jurgen Klopp che con il suo Borussia Dortmund (giovani e fantasia) sta guidando la Bundesliga tedesca e Rudi Garcia che sta conducendo un sorprendente Lille alla vetta della Ligue 1 francese.
Villas Boas è in vetta al campionato portoghese 2010/2011 con il Porto e si è guadagnato l'appellativo di “Special Two” (strettamente ricollegato al suo mentore Josè Mourinho) grazie ai risultati che sta ottenendo alla prima stagione con i Dragoes di Oporto e alla fortissima personalità che dimostra, ricordando appunto il carattere dello “Special One”.
Perché Villas Boas ? (Forniamo alcuni dati)
-André Villas Boas nasce come assistente tecnico di José Mourinho al Porto (dal 2003 al 2004), al Chelsea (dal 2004 al 2007) e all'Inter (dal 2008 al 2009). Può vantare da assistente delle esperienze di primo livello in squadre molto vincenti, accanto ad un tecnico d'esperienza e sconfinata personalità. Lo stesso Mou aveva iniziato come assistente di Robson e Van Gaal, al Porto e al Barcellona e Villas Boas studia dal “Vate di Setubal” tutto ciò che può essere utile nella propria futura carriera di allenatore. Piccola curiosità, nel lontano 1994 l'allora 13enne André viveva nello stesso palazzo di Robson che allenava il Porto e condivideva con l'allenatore deduzioni, schemi e tattiche. Lo stesso Robson raccontò che il giovane Villas Boas gli lasciava commenti e opinioni in dei foglietti nella cassetta della posta. Non poté che portarlo ad allenare il settore giovanile dei “Dragoni”.
Nello Ottobre 2009 il giovane assistente portoghese esprime il desiderio di iniziare a camminare sulle proprie gambe e l'Inter lo libera augurandogli un grande inizio di carriera. Lo stesso Josè Mourinho durante una conferenza stampa prospetta al proprio ex assistente un grande futuro come tecnico. Nello stesso anno arriva l'attesissima opportunità nella formazione dell'Academia che lottava per la salvezza nel campionato portoghese di serie A.
L'impatto nell'Academia è immediato e il calcio fornito dalla sua squadra impressiona i media. La piccola formazione di Coimbra si salva passando dall'ultimo all'undicesimo posto e arriva alla sfortunata semifinale con il Porto, persa solamente negli ultimi minuti di gara.
Dopo un concreto interessamento dello Sporting di Lisbona, Villas Boas passa al Porto nella stagione 2010/2011 e le sorprese non tardano ad arrivare. Si contraddistingue per un carattere molto forte e determinato che i propri giocatori portano in campo ad ogni partita. Il Porto del “Mourinho biondo” è molto più sofisticato rispetto all'originale, sia come preparazione (basata su uno studio maniacale dell'avversario) che come resa sul campo, con un 433 solido, ma anche più votato al gioco d'attacco. Spesso dimostra di avere un modus operandi focoso, che tende ad oltrepassare i limiti a cui siamo abituati ma si dimostra un leader accattivante e di bella presenza. Può essere tranquillamente inserito in quella categoria di giovani allenatori carismatici che stanno ridefinendo l'immaginario collettivo della figura di tecnico. Poco lavoro in palestra, molta palla, tantissima tattica. Lingua lunga, faccia tosta e ciuffo biondo. Molto più che un clone, forse l'erede o meglio l'evoluzione dello Special One.

Ecco le percentuali del sondaggio “Chi è l'allenatore emergente 2010/2011 più interessante” scaduto il 12 febbraio 2011:

1) André Villas Boas (36 %)
2) Jurgen Klopp (24 %)
3) Rudi Garcia (14 %)
4) Roberto Di Matteo (11 %)
5) Unay Emery (6 %)
6) Laurent Blanc (4 %)
7) Juan Carlos Garrido (4 %)
8) Thomas Tuchel (1 %)

Importante fare un cenno agli altri pretendenti del sondaggio. Jurgen Klopp merita di essere accostato ad un progetto di una big futura perché guardare il suo Borussia Dortmund quest'anno è un piacere. Il 45enne tedesco ha dei talenti fantastici come Barrios, Subotic, Hummels, Sahin, Kagawa, Bender, Götze e li fa giocare in maniera spettacolare sfruttandone a pieno le caratteristiche. Il giovane e fantasioso Borussia stupisce e si dimostra come la grande rivelazione della Bundes (un po' come se la nostra Udinese stesse vincendo il campionato italiano).
Rudi Garcia è l'altra rivelazione della stagione 2010/2011. Il Lille del 47 enne francese che guida la Ligue 1, non solo sta mettendo in mostra talenti assoluti come Obraniak, Rami, Landreau e Hazard, ma offre anche un ottimo calcio.
Grande fiducia al nostro Roberto Di Matteo che è stato esonerato alcuni giorni fa dal WBA, pagando la flessione della squadra dopo uno strepitoso avvio di stagione. Roberto è un allenatore capace e preparato che troverà presto un progetto serio e intrigante, speriamo in Italia.
-Ringraziamo tutti i nostri lettori per la cospicua partecipazione al sondaggio.

– Il prossimo sondaggio, a cura di ProssimiCampioni, vi chiede: “Qual'è il dirigente italiano più capace del nostro campionato”?
La scelta andrà tra dirigenti che si sono distinti in questi ultimi anni per grandi colpi di mercato che hanno garantito il raggiungimento degli obbiettivi alle loro squadre.

ProssimiCampioni ha selezionato:

- Adriano Galliani (da oltre 20 anni dirigente del Milan), ha preso Kakà su indicazione di Leonardo per 8,5 milioni di € e rivenduto per 64,5, ha preso gente del calibro di Pirlo, Seedorf e Thiago Silva (10) per pochi spicci rispetto al valore reale. Ha inoltre riportato in Italia il campione svedese Ibrahimovic per 24 milioni di €.

- Marco Branca (da 7 anni dirigente dell'Inter), ha portato all'Inter Cambiasso, Julio Cesar, Maxwell, Pandev a costo zero, Maicon a 6 milioni di €, Lucio a 5 milioni di €, Balotelli (su indicazione di Piero Ausilio) per 200 mila € e rivenduto a 35 milioni di € e Ibrahimovic dalla Juve per 24,8 milioni di €, per poi rivenderlo al Barcellona a 50 milioni più Eto'o.

- Walter Sabatini (dal luglio 2008 al novembre 2010 dirigente del Palermo), ha preso Pastore a 6 milioni di €, Ilicic a 2 milioni e 200 mila €, Bacinovic a 800 mila €, Abel Henandez a circa 7 milioni di €, Pinilla a 4 milioni e 800 mila € e Kasami per pochissime migliaia di €.

- Pietro Leonardi (dal 2004 al 2009 all'Udinese, dal 2009 al Parma), ha portato in Friuli Isla, Alexy Sanchez, Inler, Asamoah, Handanovic con una spesa irrisoria.

- Giuseppe Marotta (da maggio 2002 a maggio 2010 alla Sampdoria, ora alla Juventus), ha preso Cassano dal Real praticamente a costo zero e Pazzini dalla Fiorentina per 9 milioni di €. Ottimi gli acquisti di Poli, Gastaldello e Ziegler. Alla Juve grande intuizione per Sorensen.

- Pantaleo Corvino (dal 98 al 2005 al Lecce e dal 2005 è dirigente della Fiorentina). Nel Lecce ha scoperto Bojinov, Chevanton, Vucinic e Ledesma (tutti presi a pochi spicci). Nel giugno 200 aveva praticamente preso un giovane Berbatov per il Lecce, affare sfumato dopo le visite mediche per il gioco a rialzo del bulgaro. Alla Fiorentina ha portato Frey per 5 milioni, Gamberini per 3, Montolivo per 5, 5 milioni, Toni per 10, Felipe Melo preso a 8 e rivenduto alla Juve a 25, Jovetic per 8 e Cerci per 5 milioni di €. Senza contare i giovani Babacar, Camporese e Lijaic.

- Rino Foschi (dal 2002 al 2008 dirigente del Palermo, da quest'anno è al Padova). Nel Palermo ha lavorato benissimo portando gente del calibro di Toni, Barzagli, Grosso e Zaccardo con un dispendio esiguo. Grande intuizione con Cavani preso per 4 milioni e Kjaer a poche migliaia di €.

- Riccardo Bigon (dal 2009 dirigente del Napoli), ha portato al S.Paolo Edison Cavani per 17 milioni e l'acquisto si è rivelato non solo essenziale per i goal, anche il prezzo del cartellino è raddoppiato. Ottimi gli acquisti di Sosa, Yebda e Dossena. L'ultimo colpo, Victor Ruiz (6 milioni più Datolo) promette faville.

- Giovanni Sartori (dal 92 dirigente del Chievo), è uno dei pincipali fautori del miracolo Chievo. Parlare dei colpi di mercato del Chievo degli ultimi anni è impossibile dato che da oltre 10 anni investe cifre bassissime su giocatori sconosciuti, che poi si rivelano affari. E ogni anno, o quasi rivende i pezzi pregiati e si garantisce il ricambio adeguato. Citiamo gli ultimi colpi Gelson Fernandes, Constant.

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